Chiara: una speranza per la ragazza di Casalbernocchi
Casalbernocchi – “Ciao a tutti! Chiara è appena scesa dalla sala operatoria: è stata operata di nuovo alla testa ed è andato tutto bene… Nelle ultime settimane ha dato dei segni insperati di miglioramento! Ora dobbiamo aspettare prima di dire qualcos'altro perché questa operazione appena conclusa potrebbe servire per dare qualche altra bella notizia… A presto, Maurizio”. E’ con queste parole improntate finalmente alla speranza, ad un cauto ottimismo, che Maurizio Insidioso Monda, il papà di Chiara, la diciannovenne massacrata di botte dal convivente, Maurizio Falcioni, il 3 febbraio scorso nella loro abitazione di Casalbernocchi, ha dato notizia, questa sera alle 19.30, dell’esito positivo dell’intervento cui è stata sottoposta la figlia sulla pagina facebook ‘Chiara il popolo laziale non ti abbandona!!’.
E da quando papà Maurizio ha condiviso sul social network la prima, bella notizia dopo sei mesi di sofferenza, di dolore e di buio continuano ad arrivare centinaia di messaggi di incoraggiamento, di sollievo, di gioia e di rinnovata speranza in una guarigione della giovanissima ricoverata in condizioni disperate da quel terribile giorno di febbraio all’ospedale San Camillo di Roma. “Le è stata applicata una valvola per il drenaggio dei liquidi: ha fatto dei miglioramenti ma bisogna attendere. I prossimi giorni sono importanti per capire se ci saranno delle migliorie”, aggiunge il signor Insidioso Monda. Ed intanto mentre il papà, che in questi lunghi, durissimi mesi, non ha mancato un giorno di stare accanto alla sua bambina ed ha per questo chiesto ed ottenuto un’aspettativa dal lavoro (è un impiegato delle poste, ndr), pur nella contentezza mantiene la giusta prudenza, i post sulla bacheca continuano ad aumentare: ‘Forza Chiaretta’ e ‘Vi voglio bene!’, solo per citarne un paio.
Abbiamo parlato con il signor Maurizio nei giorni scorsi, trovando un uomo profondamente sofferente. Un uomo provato ma pieno di dignità che ‘si aggrappa’ a Chiara, alla figlia ferita e in coma, a quella figlia adorata attorno alla quale ruotava tutta la sua esistenza anche perché fragile, ingenua, bisognosa di protezione. “Lei per me era una missione. A volte mi viene voglia di scrivere un libro”, dice semplicemente il padre. Le preparava il pranzo o la borsa per la palestra prima che il compagno, quel Maurizio Falcioni, muratore 25enne con qualche precedente per droga, la riempisse di botte ‘per gelosia’ riducendola in fin di vita. “Adesso è lei che ‘mi tiene’: vengo in ospedale, mi siedo accanto a lei, le sono vicino. Ho una ragione in tutto questo, anche se c’è tanto dolore. Non oso pensare ad un ‘dopo’ senza di lei. Perché ‘dopo’ sarei allo sbando”, ci ha detto papà Maurizio mentre in sottofondo si sentivano i ‘bip bip’ dei macchinari che monitoravano Chiara.
Per quanto riguarda poi il rito abbreviato richiesto da Falcioni, in carcere, il signor Insidioso Monda non aveva nascosto l’amarezza: “Penso che glielo concederanno. Ho fiducia nella magistratura ma ritengo che servirebbe che cambiassero le leggi”. Papà Maurizio racconta della solidarietà della gente comune che lo ferma, lo incoraggia, gli dedica una canzone come ha fatto una musicista sulla metropolitana, abbracciandolo. Il signor Insidioso Monda, infatti, è diventato, suo malgrado, ‘popolare’. Qualche intervista rilasciata in tv, la sua compostezza e, soprattutto, la pena che la vicenda della bionda e bella Chiara ha destato nei cuori di moltissime persone ‘inaspettatamente’, dice, lo hanno trasformato in una sorta di personaggio pubblico. “La gente mi si avvicina, lo fa per affetto e per solidarietà: lo sperimento ogni giorno, anche sulla metro. Tante manifestazioni spontanee, che fanno bene al cuore. E oltre a questo, il conforto mi viene dal mare. Il mare è la mia vita. Quando sono al mare, a Ostia, trovo la forza per andare avanti”, spiega. “E poi c’è il cane. La cagnolina di Chiara, che ancora l’aspetta. Adesso la cagnolina sta sempre attaccata a me. Quando torno a casa dopo essere stato in ospedale, quando anche i pensieri brutti mi assalgono e mi straziano, c’è il cane e mi passa tutto. Il mare e il cane, forse è brutto dirlo, ma in questo momento della mia vita sono la mia consolazione e il mio conforto. E l’affetto del popolo, della gente semplice, che è la cosa più bella. Altro che certe passerelle… Per ora Chiara c’è. E andiamo avanti così, giorno per giorno”, ci disse il signor Maurizio soltanto pochi giorni fa. Ma adesso ci uniamo al ‘popolo di Chiara’ e ai suoi familiari sperando che il miracolo avvenga. E che questa bella addormentata finalmente si svegli.
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