I nove ospiti, di cui sette non autosufficienti, erano accuditi senza alcuna autorizzazione per l’esercizio dell’attività di assistenza ad anziani. Al termine dell'attività condotta dai carabinieri sono stati affidati ai familiari

Bracciano (Rm) – Nove ospiti di cui sette non autosufficienti, accuditi senza alcuna autorizzazione per l’esercizio dell’attività di assistenza ad anziani. E poi assenza di figure professionali di operatori sociosanitari, di educatore professionale e assistente sociale nonché di una figura di responsabile. E ancora errata applicazione della normativa inerente i posti letto, mancanza dei piani personalizzati individuali dei singoli ospiti e infine non sussistenza dei requisiti strutturali e igienico sanitari previsti dalla normativa vigente. 

 

Questo il drammatico quadro emerso da un controllo condotto la scorsa settimana in un appartamento nel centro storico di Bracciano da parte dei carabinieri della Compagnia di Bracciano, del personale specializzato del Nas di Roma, del personale dell’Asl Roma 4 e dei servizi sociali di Bracciano. 

 

L’abitazione era stata adibita a struttura per anziani ma completamente abusiva, priva di qualsiasi autorizzazione.

 

L’esito dell'ispezione è stato inoltrato al sindaco del Comune di Bracciano il quale ha emesso un’ordinanza di chiusura dell’attività. Contestualmente, grazie all’attività dei servizi sociali sono stati contattati i familiari, ai quali sono stati affidati i degenti.

 

Il responsabile della struttura in questione, un uomo di 42 anni, rischia una sanzione da 5.000 a 25.000 euro secondo quanto previsto dalla legge regionale 41 del 2003.