Acilia – Chiuso il Parco della Madonnetta. Lucchetto e catena sono stati apposti all’ingresso in via Molajoli. Dalle dieci di questa mattina mancano luce e acqua. Impossibile, dunque, per le numerose società sportive che operano nell’ex Punto verde qualità di Acilia-Madonnetta consentire lo svolgimento dei corsi di pattinaggio, pallacanestro e pallavolo, danza e arti marziali, calcio e calcio a cinque, ginnastica artistica e ritmica, fitness e skate. Tutto fermo, tutto bloccato: con le sale al buio non si può fare alcun tipo di attività né utilizzare docce e bagni.



IL BLACKOUT – “Le utenze sono state sospese per morosità da parte dell’azienda erogatrice del servizio, Acea o chi per essa, oppure c’è stata una manomissione?”, si sono chieste le circa 70 persone che lavorano nelle 14 associazioni sportive attive al Parco della Madonnetta accorgendosi del ‘blackout’. “Per cercare di ovviare al problema”, spiega Vittorio Di Francesco, (titolare della SSD ‘La Fenice 2009’, società sportiva che conta circa 15 collaboratori, ndr), che a Ostia Tv parla in veste di presidente del neo ‘Comitato Pro Madonnetta’ formato dalle 14 associazioni, “abbiamo cercato di procurarci un generatore, ma non ci è stato consentito portarlo all’interno del parco. Anzi, mi risulterebbe che l’attuale concessionario, Andrea Ciabocco, benché la concessione sia stata revocata dal comune in agosto, abbia dato disposizioni ai suoi collaboratori di chiudere uno degli ingressi:, non il secondo perché nella struttura vi è una scuola materna con dei bambini. Che cosa succede? Vorremmo capire se si tratta di morosità, e in tal caso intendiamo pagare, o di ‘altro’, ma ci auguriamo vivamente di no”.



L’AVVISO DI CHIUSURA – “Per noi”, prosegue il presidente Di Francesco, “è stato un durissimo colpo. Innanzi tutto stare fermi anche solo uno, due giorni in un periodo di crisi come quello attuale rappresenta una grave perdita economica considerando che rappresentiamo, a livello territoriale, una realtà che movimenta centinaia di persone, creando occupazione. E poi, in secondo luogo, per le nostre associazioni è una altrettanto grave perdita di immagine. Noi”, sottolinea Vittorio Di Francesco, “vogliamo solo e soltanto continuare a lavorare per mantenere le nostre famiglie e continuare a dare lavoro ai nostri collaboratori. Pertanto, se si tratta di pagare, intendiamo farlo: ci diano l’Iban e verseremo la quota richiesta a chi deve incassarla, sia esso Andrea Ciabocco o il comune di Roma, a noi non importa. Ma vorremmo capire, però, cosa sta davvero succedendo perché poi, alle 12.30 di oggi, abbiamo visto sul blog di Andrea Ciabocco un avviso di chiusura: allora ne era a conoscenza?”.



L’AVVISO DI CHIUSURA – Vittorio Di Francesco si riferisce all’avviso, pubblicato oggi, martedì 27 ottobre, sul blog ‘Salviamo il Parco della Madonnetta’, nel quale si legge quanto segue: “Ci scusiamo con i frequentatori del centro sportivo per la temporanea chiusura per mancanza di energia elettrica derivata dall’opera irresponsabile dell’Uff. Punti Verdi Qualita’ di Roma Capitale che ha seminato il terrore tra le ass. sportive utilizzatrici delle diverse strutture sportive. Queste si sono trovate a non sapere a chi corrispondere quanto contrattualmente pattuito con la soc. concessionaria. Tale comportamento sta minando in profondità la regolare vita non solo del centro sportivo ma di tutto il parco”.


LA RICHIESTA TRAMITE SMS – “Io personalmente, ma anche tante altre persone che hanno le attività qui al Parco della Madonnetta, comprendo i problemi nei quali si trova Andrea, probabilmente vittima di un abuso a causa della revoca della concessione”, sottolinea il presidente del ‘Comitato Pro Madonnetta’: “forse è la fine di un’utopia. Gli stanno togliendo un sogno, il suo sogno, nel quale ha investito tanto. Mi trovo però, come altri del Comitato che rappresento, a contestare i suoi metodi. Ieri sera a tutti noi è arrivato un suo sms con richiesta di pagamento in base agli accordi: ma noi, chi dobbiamo pagare? Chi è il nostro interlocutore, il comune o Andrea Ciabocco? Lui dice che è un abuso ma è decaduto: c’è una delibera di revoca. E il Tar ha respinto la sua istanza”. La concessione è stata revocata dal sindaco Ignazio Marino i primi del mese di agosto. 



GLI ACCORDI – Sulla questione degli accordi Vittorio Di Francesco spiega ancora che, come avverrebbe in situazioni analoghe negli altri Punti verde qualità (la cui concessione è di 33 anni, ndr), il concessionario non può affittare spazi bensì permettere l’’utilizzo delle struttura sportiva’. E questo è quello che per dieci anni è avvenuto alla Madonnetta dove Andrea Ciabocco ha consentito l’uso di spazi dove sono stati realizzati campi da tennis o di calcio. “Gli accordi, tra l’altro”, sottolinea il presidente, “sono diversi: ce ne sono di verbali, scritti o semplicemente con una stretta di mano. I primi di ottobre abbiamo già versato quanto stabilito per ognuno di noi in quanto le quote sono diverse in base alle dimensioni”.



COMITATO PRO MADONNETTA - Oggi il ‘Comitato Pro Madonnetta’ si è recato nella sede dell’Acea di Ostia per conoscere le ragioni del distacco ma, non avendo ottenuto risposta, al comando dei vigili, che sarebbero andati a Roma per fare chiarezza sulla vicenda. Le 14 associazioni sportive, che rappresenterebbero il 95% delle attività presenti, escludendo la scuola e i due ristoranti, una ventina di giorni fa si sono costituite nel ‘Comitato Pro Madonetta’. Ieri la loro esistenza giuridica e fiscale è stata ufficializzata e si sono registrati all’Ufficio delle entrate “perché intendiamo versare ognuno la nostra parte in un’unica cassa per pagare chi di dovere regolarmente”. “Non possiamo assolutamente tenere chiuso il Parco della Madonnetta: vogliamo continuare a lavorare”.



LO SFOGO DI ANDREA CIABOCCO – “Oggi è scoppiato l'ennesimo scandalo sulle aree verdi che sono servite e servono solo per ingrassare qualcuno”, ha scritto oggi Andrea Ciabocco sulla sua pagina Facebook: “Il parco della Madonnetta è servito solo per essere un capro espiatorio...il debole da colpire per poter fare nello stesso tempo affari con qualcun'altro. Però...il parco esiste...alla faccia di chi pensava che affondassimo.. Cittadini..è arrivato il momento di inca..arsi...la mia forza sta finendo!!!!”.



L’ASSEMBLEA PUBBLICA – Un post pubblicato dal ‘Comitato cittadino per la difesa del Parco della Madonnetta’, dopo essersi riunito domenica 25 ottobre, informa che: “In considerazione delle preoccupanti evoluzioni che vedono sempre più difficile la gestione del Parco, il Comitato convoca un'Assemblea Pubblica per le ore 20 di giovedì 29 ottobre presso il Ristorante Gli Amici di Aldo di Via Bruno Molajoli 68. L'assemblea sarà un importante momento per aggiornare tutti sugli ultimi sviluppi e decidere le prossime azioni a tutela del Parco. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare all'appuntamento del 29 ottobre. ‪#‎ParcoDellaMadonnetta‬ ‪#‎BeneComune”.