Chiuso un capannone utilizzato per i ‘rave party’ lungo l’argine del Tevere
Roma – Scoperto lungo l’argine del Tevere un capannone utilizzato come location per i ‘rave party’. Dietro la dicitura di ‘circolo’ i gestori pubblicizzavano eventi dove i ragazzi bevevano alcool in abbondanza su un noto social network, ottenendo numerose adesioni e presenze. E’ stato necessario l’intervento della polizia che, in collaborazione con il personale della Asl, della polizia locale e della Siae ha effettuato una verifica proprio durante il ‘rave’ del 27 febbraio scorso. A coordinare l’intervento nella struttura, situata alla Magliana, sono stati gli agenti del commissariato San Paolo. Al loro arrivo gli uomini agli ordini del dottor Mastrapasqua hanno accertato che la strada d’accesso era controllata da una persona che filtrava gli avventori. All’ingresso è in seguito stato identificato e arrestato A.S., 22 anni, italiano, trovato in possesso di sostanza stupefacente. Numerose poi le irregolarità emerse al termine degli accertamenti effettuati all’interno del capannone: carenze igieniche e alimentari, violazione delle norme antincendio e di sicurezza, somministrazione di alcolici senza autorizzazione, oltre a violazioni in materia fiscale per l’inesistenza del registratore di cassa. Durante l’ispezione i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato numerose dosi di sostanze stupefacenti abbandonate in terra. I 3 responsabili dell’organizzazione, tutti italiani tra i 28 e i 33 anni, sono stati denunciati per il reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o intrattenimento.
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