Fiumicino - "In silenzio, quatto quatto, il Pd della Regione Lazio ha deciso di tagliare ulteriormente i servizi sanitari sul nostro comune. Dal 19 dicembre tutti i nuclei di cure primarie di Fiumicino, già largamente depotenziati, chiuderanno alle 20 lasciando totalmente sguarnito nelle ore notturne un Comune di 100mila abitanti. Per qualsiasi problema, grave o meno grave, bisognerà rivolgersi al pronto soccorso del Grassi o all’Aurelia Hospital, ospedali già fortemente congestionati.

Tutto questo senza contare la chiusura del Ponte 2 Giugno che penalizzerà ulteriormente Fiumicino centro e Focene per le quali al contrario avevamo chiesto un occhio di riguardo. Si tratta dell’ennesimo schiaffo di un Pd che apre centri per l’immigrazione, organizza a spese nostre feste per l’accoglienza e poi taglia i servizi per i cittadini e aumenta per loro tasse e tributi. Una politica di cui siamo francamente stufi. Stiamo organizzando per la prossima settimana una barricata per impedire che ci venga scippato questo diritto sacrosanto. È arrivato il momento che la città insorga contro chi sta facendo di tutto per distruggerla". Lo dichiarano i consiglieri comunali Mauro Gonnelli, Federica Poggio, William De Vecchis, Roberto Merlini, Raffaello Biselli.

"La notizia che i nuclei di cure primarie del nostro territorio chiuderanno alle 20 lasciando in balìa di se stesso un territorio già fortemente penalizzato come il nord di Fiumicino nelle ore notturne è folle. La Regione dopo anni di lotte, manifestazioni e proteste c’aveva promesse la realizzazione di una casa della salute nell’ex presidio di Palidoro. Non solo il progetto è rimasto tale (su carta). Ma ci ritroviamo pure peggio di prima, con ulteriori tagli e disservizi. Questa volta dal sindaco Montino pretendiamo di più. Non bastano più qualche parola di sdegno o una telefonata postata sui profili social ufficiali del Comune.

Vanno rispettati i patti. Nel nord di Fiumicino serve un presidio sanitario aperto h24 e piazzole di sosta con mezzi dell’Ares 118 in ogni località. Ora il primo cittadino deve far valere quel peso politico che l’ha portato 4 anni fa a vincere le elezioni politiche. Montino faccia valere le ragioni di una città che continua a subire tagli e aumento delle tasse. Le cose sono due: o fa tornare indietro la Regione da questa decisione o la città continuerà a essere sempre più sfiduciata da una politica che predica bene e razzola male". Lo dichiarano il presidente dell’associazione Crescere Insieme, Roberto Severini e il vicepresidente Emilio Erriu.