Ostia - "I varchi a mare realizzati dalla precedente amministrazione ai lati del Pontile, per altro superando enormi resistenze dei soliti noti e cioè dei “padroni” del mare e delle spiagge, sono stati chiusi visti i numerosi accessi per raggiungere la battigia. Almeno sarebbe questa la motivazione ufficiale fornita dal Municipio X. Raggiungere la battigia passando dal lato Stabilimento Battistini e dal lato Stabilimento Elmi non sarà più possibile". Lo dichiara in una nota Marco Possanzini, segretario Sinistra Italiana X Municipio. 

"Innanzitutto ci chiediamo chi ha monitorato e verificato ufficialmente la media dei passaggi attraverso i varchi del Pontile visto che non c’è alcuna postazione della security e visto che i bagnini degli stabilimenti in prossimità ai varchi stessi non possono svolgere assolutamente questo genere di funzione. La Giunta di Pillo si è ritirata in ascetico silenzio, non affronta il tema nemmeno sui social network e non ha dato comunicazione ufficiale ai cittadini relativamente a questa chiusura. Nemmeno Paolo Ferrara si è palesato al Pontile per fare video e non c’è formalmente alcun documento pubblico relativo alla chiusura dei varchi e quindi, almeno per il momento, non conosciamo l’impianto normativo utilizzato per procedere all’ordine di chiusura. Non c’è un avviso, - spiega Possanzini - non c’è un cartello, non c’è una indicazione. Nulla, solamente due transenne: praticamente, da qua non si passa più. Quei due varchi, oltre ad essere utili, rappresentano un simbolo perchè testimoniano la riconquista di un diritto dei cittadini, quello di accedere liberamente e gratuitamente al mare e alle spiagge".

"Chiuderli, non preservarli, significa calpestare l'enorme valore simbolico che quei due piccoli varchi rappresentano. L'Ordinanza Stagionale 107 del 28 maggio 2020, firmata dalla Sindaca Raggi, permette ai cittadini di raggiungere la battigia al fine di passeggiare e fare il bagno, anche utilizzando gli ingressi degli Stabilimenti Balneari, senza ovviamente dover pagare gabelle varie. L’Ordinanza però, essendo praticamente un autentico “guazzabuglio”, è soggetta alla libera interpretazione dei Concessionari che, come tutti possono ben immaginare, nella quasi totalità dei casi impediscono ai cittadini l’accesso al fine di raggiungere la battigia e cioè la famosa fascia di 5 metri di arenile antistante la concessione. Del resto, - prosegue l'esponente politico -  l’unica indicazione che hanno gli “stabilimentari”, così come il personale della security nelle spiagge libere, è quella di “monitorare” gli accessi e non di impedirli in modo discrezionale ma sul mare di Roma funziona così, “Stabilimento che vai, legge che trovi”".

"Ci sorprende che l’Amministrazione della trasparenza, della tutela dei beni comuni, dell’abbattimento del “lungomuro”, non abbia trovato di meglio che far transennare le uniche due conquiste ottenute dai cittadini in decenni di battaglie contro le prepotenze dei Concessionari. Gli accessi vanno monitorati? Benissimo, utilizzando una piccola parte delle risorse stanziate dalla Regione Lazio proprio per garantire in sicurezza la libera fruizione degli arenili, si metta una postazione della security anche ai lati del Pontile e si permetta ai cittadini di raggiungere la battigia senza chiedere il permesso, 9 volte su 10 negato, ai Concessionari. C’è un problema di assembramenti? Benissimo, - continua - si recuperino gli 8 mila metri quadri su 12 mila, occupati abusivamente al Battistini. Lo abbiamo stradenunciato in tutte le sedi istituzionali di Roma Capitale e del Municipio X, i 2/3 dell’arenile occupato dallo Stabilimento Battistini sono fuori concessione: basterebbe leggere l’atto di concessione per averne contezza".

"C’è un problema di eccessiva presenza di cittadini sugli arenili del tratto urbanizzato di Ostia Lido? Benissimo, si bonifichi dai rifiuti la spiaggia libera ex Arca e si riconsegni alla libera fruizione dei cittadini. Piuttosto che procedere in questa direzione, l’Amministrazione a 5 Stella ha invece deciso di chiuderli proprio i varchi pubblici posti ai lati del Pontile. Iniziamo così ad assaggiare il PUA perché secondo la “rivoluzionaria” proposta tutte le spiagge, sia libere che in concessione, finiranno sotto il controllo dei concessionari d’ambito e quindi bisognerà chiedere il permesso a loro prima di fare qualsiasi cosa, passeggiata sulla spiaggia compresa. Visto il passo indietro di decenni, plasticizzato con la chiusura dei varchi al Pontile, ci viene da dire che da “grillini” sono diventati “gamberetti”. Si utilizza l’emergenza sanitaria per fare cento passi indietro legittimando - conclude Possanzini -, di fatto, le prepotenze dei Concessionari. Presenteremo un documento in Municipio. Chiediamo che vengano affissi dei cartelli con logo di Roma Capitale, all’ingresso di ogni Stabilimento balneare, per informare i cittadini sul diritto di accesso libero e gratuito al fine di raggiungere la battigia per passeggiare e fare il bagno. Ad ogni modo una cosa è certa, ci batteremo senza se e senza ma per la riapertura dei varchi al Pontile perché i diritti dei cittadini non possono essere calpestati ulteriormente".