Roma - Continua la favola di Filippo Ganna. Il quadri-campione mondiale di inseguimento individuale su pista (di cui 3 titoli consecutivi, dal 2018 a quest'anno) ha raggiunto la consacrazione planetaria.

Nel fine settimana che sancisce il ritorno degli spettatori in tutti gli stadi di Serie A, ha "aggiornato" la sua bacheca. Infatti, lui è il primo italiano a vincere la cronometro iridata, riportando il nostro Paese sul podio un lustro dopo il bronzo di Malori.

Neanche lo stramaledettissimo coronavirus ha fermato l'ascesa di questo ventiquattrenne, che ha fatto esplodere di gioia il pubblico dell'autodromo Enzo e Dino Ferrari, ad Imola.

Il successo non poteva sfuggirgli: nettamente in testa con venti secondi di vantaggio sul secondo dopo il primo intermedio, ad un certo punto era arrivato a 100 (sì, CENTO!) pedalate al minuto (una media di cinque ogni tre secondi, pazzesco).

Piazza d'onore per il belga Van Aert, giunto a 26'', terzo posto per lo svizzero Kung, arrivato solo 3'' dopo. Medaglia "di legno" per il britannico Geraint, quarto al traguardo con 37'' di ritardo, un soffio davanti all'ex campione Dennis, medaglia "di stagno" con i suoi 39'' di svantaggio dal piemontese.