Eruzione vulcanica del Calbuco, Pirocumulo e continue fulminazioni, spiegazione
Dopo ben 43 anni dall'ultima eruzione, nella notte di giovedì il vulcano Calbuco si è risvegliato provocando una fuoriuscita di fumo e cenere piuttosto importante.
Oggi alle ore 08:40 (13:40 ora italiana), si è portata a termine la seconda eruzione.
Specie nella prima eruzione durante le ore notturne, sono state scattate delle foto davvero emozionanti che mostrano fantastiche fulminazioni accompagnare l'eruzione.
Tranquilli, non si tratta di fotomontaggi fotografici ma di uno spettacolo che può offrirci solamente madre natura.
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Per capire quanto realmente è accaduto, dobbiamo introdurre il concetto di fulmine, carica elettrica e campo elettrico.
Che cos'è la carica elettrica? La carica elettrica non è altro che la quantità di elettricità che è posseduta da un corpo. La carica più piccola è quella che noi chiamiamo elettrone.
Che cos'è il campo elettrico?
E' quella regione di spazio dove le forze e le cariche sono sottoposte a delle forze che tendono a farle muovere in determinate direzioni.
Il campo elettrico e la carica elettrica sono le basi del tutto per capire come si viene a formare la fulminazione. Ora che abbiamo introdotto i due concetti principali, possiamo iniziare con la spiegazione.
In condizioni di tempo stabile, quindi di bel tempo, il campo elettrico o meglio, il suo valore al suolo, è praticamente pari a zero, quindi nullo. In presenza invece di una nube temporalesca il suo valore sale inevitabilmente a 0.3/0.4 kV/cm e vicino al punto di caduta, può arrivare persino a 4 kV/cm.
Nella scarica di un fulmine si possono quindi identificare tre fasi di principale importanza.
1) Formazione del canale di un fulmine,
2) Formazione della contro scarica,
3) Sviluppo della scarica di ritorno.
Facendo riferimento a un fulmine che abbia origine dalla nuvola, si può notare che la scarica si genera quasi solo ed esclusivamente nella parte più inferiore, proprio a causa dell'intenso campo elettrico e della rarefazione dell'aria.
Di conseguenza, sotto la forte azione del campo elettrico, la scarica si propaga verso terra assumendo la forma di un canale così definito ramificato.
Senza dilungarci troppo e avendo parlato molto a grandi linee della formazione di un fulmine, ora andiamo a commentare il temporale originato da quella nube vulcanica, che noi chiamiamo Pirocumulo.
Si tratta di un tipo di cumulo che in questo caso non viene a formarsi per ragioni meteorologiche, ma a causa del fuoco che fuoriuscendo innesca un processo convettivo, che a sua volta insieme al vapore acqueo da origine alla nuvola.
Praticamente, aria cado-umida si stacca dal suolo e si mischia al fumo della fonte di calore che l'ha generata ( in questo caso il vulcano) e comincia la sua risalita verso l'alto.
Salendo di quota, ad un certo punto avviene la condensazione del vapore acqueo in eccesso e comincia a formarsi la nuvola.
Tuttavia, lo sviluppo di questa nube particolare è soggetto a delle importanti variazioni. Il Pirocumulo può essere molto piccolo, fino ad arrivare a raggiungere la forma che vedete nelle foto a cavolfiore.
In particolare, dove la condensazione è alimentata da una particolare umidità dell'aria ( parliamo delle regioni Subtropicali) , gli stessi pirocumuli possono trasformarsi in cumulonembi . In questo caso, i fulmini verranno generati dalla nube stessa.
Non si escludono nelle prossime ore delle nuove eruzioni. Sarà interessante vedere fino a che quota si riuscirà a propagare la "nuvola" vulcanica.
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