Ostia - Il Mare, la storia, l’archeologia, l’ambiente naturale e la cultura sono risorse fondamentali per questo magnifico territorio. Chi ha gestito e governato negli ultimi anni municipio, Roma Capitale, regione e stato poco ha fatto per valorizzare questo spettacolare patrimonio. Alcuni non hanno fatto nulla: non pervenuti. Altri invece hanno ingaggiato una guerra vera e propria contro gli operatori balneari e commerciali.

Una guerra senza senso e ingiustificata. Una battaglia fatta da sceriffi improvvisati e improvvidi. Impersonificati nel sindaco Marino e nello “sceriffo“ Sabella e poi nel prefetto Vulpiani oppure nell’attuale sindaco Raggi e il delegato Di Pillo. Unendo così ideologicamente PD e M5S. I muri sul lungomare si possono e debbono abbattere con un accordo alto con gli operatori. Le regole paesaggistiche e il rispetto di luoghi così particolari debbono essere fatte rispettare cercando prima un accordo e la condivisione e solo alla fine con la repressione.

Il PUA va fatto con una consultazione ampia con tutti gli operatori e le rappresentanze dei cittadini come prescrive la legge regionale e non con un colpo di mano due giorni prima delle elezioni. Insomma serve un accordo non una guerra. Serve un accordo anche con i commercianti e albergatori , perché ostia deve essere rilanciata come offerta turistica complessiva. Lo sviluppo del polo archeologico di Ostia Antica, la grande Pineta, il Porto Turistico, il Mare e la sistemazione senza uccidere gli operatori di Castel Porziano e Capocotta sono la base di un ragionamento di governo, di sviluppo e promozione. Senza guerre ma con la forza di valorizzare il tutto in maniera seria e forte”. Lo scrive in una nota il segretario regionale del Lazio di Direzione Italia, Luciano Ciocchetti sostenitore della Lista Liberi per Monica Picca presidente.