“Ho presentato un’interrogazione al ministro della Cultura e al ministro dell’Economia e delle Finanze per valutare la possibilità di revocare la gestione del Teatro Antico di Ostia per le stagioni 2024-2027 affidata all'associazione temporanea di imprese ‘Rti Teatro Romano di Ostia Antica’”

Ostia antica (Rm) - “Ho presentato un’interrogazione al Ministro della Cultura e al Ministro dell’Economia e delle Finanze per valutare la possibilità di revocare la gestione del Teatro Antico di Ostia per le stagioni 2024-2027 affidata all'associazione temporanea di imprese ‘Rti Teatro Romano di Ostia Antica’”.

Lo dichiara in una nota il deputato Fdi Luciano Ciocchetti. 

“L’assegnazione, operata dalla Direzione Generale Musei – Parco Archeologico di Ostia Antica, è avvenuta ritenendo la proposta dell'associazione temporanea di imprese ‘Rti Teatro Romano di Ostia Antica’ come la migliore sotto il profilo gestionale e quindi sia dei contenuti artistici che degli attesi ritorni di natura economica che concorrono in percentuale a determinare l'entità del canone concessorio. A conclusione della stagione 2024, come da calendario ufficiale riportato in rete e sui social – prosegue Ciocchetti - l'associazione temporanea di imprese assegnataria avrà svolto un totale di 10 eventi, con totale assenza di attività richieste dal bando come teatro classico, danza, prosa e musical, a fronte di programmi di 30 e più eventi presentati dalle associazioni temporanee di imprese concorrenti, con evidenti effetti sulla entità dei ritorni economici e culturali attesi. Con l’interrogazione chiedo ai Ministeri competenti se intendano assumere le iniziative di competenza anche tramite i servizi ispettivi di finanza pubblica, al fine di verificare i criteri e le ragioni di una scelta che alla luce dei risultati appare francamente sconcertante anche in relazione ai curricula e alle proposte artistiche ed economiche dei soggetti esclusi. E comunque – conclude Ciocchetti - se la Direzione Generale Musei – Parco Archeologico di Ostia Antica non stia in ogni caso valutando i presupposti per la eventuale revoca della concessione”.