Roma, 11 Aprile - "Ad un mese  dal  drammatico  evento  calamitoso dell’undici marzo  che ha colpito il Giappone, danneggiando gravemente  la centrale  nucleare di   Fukushima, con il conseguente   rilascio  nell’ ambiente di sostanze altamente   radioattive e   gravi conseguenze per la salute e l’ambiente, il Circolo dei Verdi  del Municipio Roma 13 é consapevole che un eventuale ritorno all’energia nucleare in Italia ed un eventuale coinvolgimento,anche solo parziale e passivo,di questo territorio in tale scelta, oltre ad esporre ad enormi rischi la cittadinanza, non permetterebbe:
-  l’affrancamento del Paese dalla dipendenza energetica,in quanto l’Italia non ha ne significativi giacimenti di uranio ne la tecnologia per la sua trasformazione in combustibile nucleare. Inoltre,secondo le previsioni dell'Agenzia Internazionale per l'Energia, le riserve di uranio a livello planetario sarebbero esauribili nel giro di soli cinquant'anni, addirittura la metà qualora Cina e India portassero avanti il piano ;nucleare già annunciato:
- un risparmio sui costi dell’energia .Anzi ne provocherebbe un ulteriore rialzo essendo il costo dell’energia nucleare il piu’ alto in termini economici (tenendo conto solo dei costi di: costruzione delle centrali, funzionamento e manutenzione, acquisto del combustibile e della trasmissione alla rete . Senza calcolare il “decomissionimg”,4 miliardi di euro solo per le vecchie centrali Italiane ,esclusi i rifiuti).
- una maggiore creazione di posti di lavoro rispetto a quelli che deriverebbero dalla scelta di  un piano energetico nazionale che non preveda il nucleare.
-  di trovare una soluzione alla gestione delle scorie che hanno dei tempi lunghissimi di dimezzamento. (In Italia non si è ancora riusciti ad individuare e a realizzare il sito unico per lo stoccaggio sicuro e definitivo delle scorie radioattive, prodotte in quantità di gran lunga minore rispetto a quelle che si avrebbero con la realizzazione delle centrali nucleari).
- di dare un seguito coerente alla  mozione del 117 del 24 novembre 2010 presentata dal Gruppo Verdi  Regione Lazio, ed approvata dal Consiglio Regionale del Lazio nella seduta n.11 del 24 novembre 2010 avente ad oggetto “indisponibilità del territorio della
Regione per l’insediamento di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di fabbricazione del combustibile nucleare, di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché di depositi di materiali e rifiuti radioattivi”.
Il Circolo dei Verdi del  Municipio Roma 13, esprimendo rinnovata solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite e facendo seguito  all’Ordine del Giorno  presentato dal Consigliere Tonino Ricci, chiede al Presidente Vizzani e alla giunta:
-  di promuovere il referendum con cui si chiede di abbandonare ogni proposito di un ritorno alla produzione di energia nucleare nel nostro Paese;
- di dichiarare il Municipio Roma 13 “Municipio denuclearizzato” e di predisporre la collocazione, all’ingresso del nostro territorio, di cartelli stradali recanti la scritta  “Municipio-denuclearizzato”;
- di promuovere, compatibilmente con la normativa ed i regolamenti in materia urbanistica ed ambientale, l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia-elettrica;
- di avviare politiche locali di risparmio ed efficientamento energetico al fine di contribuire ad attuare il Piano energetico regionale, ridurre il fabbisogno complessivo di energia  elettrica e rendere ancor più irrazionale il progetto di ritorno al nucleare, in  controtendenza con quanto sta avvenendo in Europa e nel Mondo.
Di dichiarare che:
-  il Municipio Roma 13 ribadisce il proprio no  alla produzione di energia tramite il nucleare ed è contrario alla realizzazione di impianti nucleari, sul territorio nazionale, che possano costituire un potenziale  pericolo anche per la salute dei propri cittadini e
l’ambiente del  territorio.
-  il Municipio Roma 13 è un territorio denuclearizzato".
Circolo dei Verdi  Municipio Roma 13