Civitavecchia - Tragica immersione: recuperato il corpo senza vita del sub disperso da ieri. A distanza di un giorno dalla sua scomparsa, questa mattina è stato ritrovato il cadavere del subacqueo che ieri si era immerso all’interno del relitto del piroscafo Adernò, che giace ad oltre 50 metri di profondità a 2 miglia al largo del porto di Civitavecchia.

 

 

Il corpo è stato individuato stamattina nel corso di un’immersione, dopo accurate ricerche che hanno visti impegnati gli uomini della Capitaneria di Porto, che hanno assunto il coordinamento delle operazioni. Le ricerche erano state precedute da un tavolo tecnico al quale hanno partecipato i responsabili dei sommozzatori dei vigili del fuoco, dei carabinieri, del 2° Nucleo subacqueo della guardia costiera, intervenuto da Napoli, per pianificare la penetrazione subacquea del relitto.

 

 

Questi i fatti di ieri. Intorno alle 8.30 tre subacquei, tra cui Giorgio Sorbara, 48 anni, si erano immersi per esplorare l’Adernò, indicato nella guida come meta di media difficoltà. Raggiunto il fondo, il 48enne ha lasciato il gruppo e si è avventurato da solo all’interno della nave, attraverso un varco presente nella stessa. Gli altri due subacquei hanno proseguito l’immersione intorno alla nave. Trascorsa una decina di minuti il gruppo si sarebbe dovuto ricompattare in un punto prestabilito, nei pressi della nave, per iniziare la procedura di sicurezza di risalita in superficie.



All’appuntamento l’uomo, però, non si è presentato all’appuntamento. Gli altri due, dopo aver atteso qualche minuto, per non compromettere la propria sicurezza a causa della residua capacità di aria presente nelle bombole, hanno iniziato la risalita. Giunti in superficie, non vedendo il compagno, hanno lanciato l’allarme alla Guardia costiera di Civitavecchia, che ha immediatamente inviato sul posto 3 motovedette già impegnate nell’attività Mare sicuro.

 

 

Oggi le ricerche sono riprese. Seguendo le indicazioni dei compagni del disperso, i sommozzatori, dopo aver studiato il piano di costruzione del piroscafo, sono penetrati all’interno ispezionando lo scafo in sezioni. Dopo poco più di due ore, il triste rinvenimento, grazie soprattutto all’imponente spiegamento di uomini e mezzi che, come da pianificazione delle operazioni, hanno lavorato in perfetta sinergia. Forse l’uomo è rimasto incastrato.

 

 

In seguito il corpo è stato preso a bordo di un battello che con un convoglio di mezzi al seguito ha fatto rientro nel porto di Civitavecchia, dove ad attenderli c’era un’ambulanza della Croce rossa ed il medico legale.

 

 

Dopo un immediato esame anamnestico, sono parse chiare le cause del decesso di Giorgio Sorbara, il cui corpo è stato messo a disposizione dei familiari.

 

 

La guardia costiera, commentando il tragico evento, ricorda nuovamente che questo genere di attività, sempre molto rischiosa, non va effettuata mai da soli, anche se si è esperti e, soprattutto, bisogna essere certi di trovarsi in perfette condizioni psicofisiche prima di immergersi. Nelle scorse settimane erano morti 4 sub in una grotta di un'isola campana ed un altro in Sardegna.