Ostia – A Ostia e Fiumicino sale la tensione contro l'eventuale arrivo di 200 immigrati, richiedenti asilo. E l'opposizione di centrodestra vuole chiarezza da parte delle rispettive amministrazioni. “Pronta un’interrogazione al presidente Tassone per sapere quali siano le intenzioni dell’Amministrazione riguardo la notizia dell’arrivo nel municipio di un numero rilevante di immigrati richiedenti lo status di rifugiati e quali iniziative siano state prese presso il Sindaco a difesa degli interessi dei residenti nel Litorale. Forza Italia nell’interrogazione chiede anche se il Presidente fosse al corrente della decisione del prefetto e del sindaco di destinare in zona un numero così rilevante di cittadini stranieri che hanno richiesto protezione internazionale e di informare il Consiglio sulla destinazione specifica prima che avvenga il trasferimento definitivo”, lo dichiara Mariacristina Masi, coordinatore e consigliere di Forza Italia nel X Municipio.
“Partendo dal presupposto che il Presidente del Municipio ha il dovere politico, amministrativo e morale di rappresentare gli interessi della collettività, delle imprese e del territorio chiediamo quali siano le reali intenzioni dell’Amministrazione municipale rispetto alle decisioni calate dall’alto. Non possiamo permettere che i nostri quartieri, invece di essere presi in considerazione per investimenti ed interventi di riqualificazione, assistano inermi al proliferare di Centri accoglienza, senza che ci sia un piano preciso e siano stabiliti dei limiti. L’allarme lanciato qualche mese fa, purtroppo, sta diventando realtà. Oltre all’ingente investimento di cui i cittadini italiani si fanno carico, gli stessi che in momenti di difficoltà non possono giovare di tali privilegi sociali, non vorremmo che si aggiunga “al danno, la beffa”, cioè che si trovino nei loro quartieri dei Centri senza una progettualità specifica ed un preventivo confronto, anche in sede istituzionale. Dati gli ultimi avvenimenti emersi dall’indagine su “Mafia Capitale” sarebbe anche interessante sapere quali decisioni siano state adottate per prevenire che queste operazioni diventino “affari illegali”, come avvenuto in passato, in cui la gestione di tali forme di accoglienza è stata vista come un business molto remunerativo da ampia parte della criminalità”, conclude Mariacristina Masi.
Nel vicino comune di Fiumicino i consiglieri dell’opposizione Gonnelli, De Vecchis, Poggio, Biselli, Merlini e Picciano venerdì 6 marzo hanno presentato un ordine del giorno alla presidenza del consiglio “per far sì che si mettano in atto tutte le azioni necessarie per evitare che nel nostro comune vengano individuate anche solo temporaneamente strutture o aree dove allestire centri di accoglienza” e viene ribadito anche “un no alla disponibilità ad “aree da destinare a campi nomadi”. Analogo ordine del giorno sarà protocollato anche nel X Municipio da alcuni rappresentati dell’opposizione municipale. “Il nostro territorio – spiegano i consiglieri di opposizione di Fiumicino – sta vivendo una crisi occupazionale e sociale durissima che ha messo in difficoltà moltissime famiglie. La contrazione delle risorse economiche in tutti i settori ha colpito in particolare le disponibilità di fondi a disposizione dei servizi sociali e delle persone in difficoltà. Crediamo che se ci siano fondi da impegnare questi debbano andare necessariamente a chi, in situazioni economiche od occupazionali precarie, da generazioni o da anni vive nel nostro il territorio nonché a quelle comunità che si sono perfettamente integrate con la cultura e il tessuto sociale locale”. “La presenza di oltre 200 clandestini rischierebbe poi di creare tensione sociale che andrebbe a incidere in modo significativo sulle ormai insufficienti risorse finanziarie a disposizione, andando ad acuire il fenomeno della microcriminalità che ha raggiunto livelli intollerabili, minando la tranquillità e la serenità del nostro tessuto sociale. Per questo – concludono i consiglieri – abbiamo presentato un ordine del giorno che impegna il sindaco a mettere in atto tutte le azioni necessarie per evitare che nel nostro comune vengano individuate anche solo temporaneamente, strutture o aree dove allestire centri di accoglienza, impegnandosi altresì a non dare alcuna disponibilità di aree da destinare a campi nomadi”.
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