‘Class action in favore delle maestre precarie del comune’
Roma - Il Codacons lancia oggi una importante azione legale a tutela degli insegnanti precari alle dipendenze del Comune di Roma. Come noto lo scorso dicembre la Corte di Giustizia Europea ha condannato l’abuso da parte del datore di lavoro pubblico nel ricorso in successione a forme di contratto a tempo determinato. Già da tempo i Tribunali e le Corti d’Appello di tutta Italia si sono conformati all’orientamento della giurisprudenza comunitaria, riconoscendo ai precari del pubblico impiego il diritto al risarcimento di tutti i danni subiti per effetto della illegittima reiterazione dei contratti a termine conclusi con la Pubblica Amministrazione.
A Roma attualmente vi sono 800 maestre di scuola materna ed educatrici di asilo nido, assunte direttamente dal Comune, che svolgono la propria attività lavorativa in situazione di precariato, con contratti a termine che vengono di volta in volta rinnovati, in barba alle leggi nazionali ed europee. In loro favore il Codacons lancia oggi una azione collettiva finalizzata a far ottenere ai docenti la stabilizzazione del proprio posto di lavoro, attraverso la conversione dell’ultimo contratto a termine concluso in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, oltre, chiaramente, al risarcimento dei danni subiti per effetto del precariato e all’equiparazione del proprio trattamento retributivo a quello dei colleghi di ruolo, con conseguente condanna del Comune a versare le differenze retributive spettanti in relazione all’anzianità di servizio. Ogni maestra ed educatrice – spiega l’associazione – può ottenere fino a 40mila euro di risarcimento, e il Campidoglio potrebbe essere chiamato a pagare la maxi-cifra complessiva di 32 milioni di euro. Per info e adesioni www.codacons.it
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