“Con la mostra di Roberto Capucci cogliamo una straordinaria occasione per promuovere e valorizzare le bellezze del Lazio, a partire da un nome di prestigio internazionale e da un grande attrattore turistico, quale il Castello di Bracciano. Un’opportunità alla quale abbiamo affiancato una programmazione in largo anticipo che ci ha permesso di promuovere l’evento anche all’estero presso i tour operator internazionali.  Consentirà l’organizzazione e la commercializzazione dei prodotti turistici legati a questo appuntamento di richiamo, andando incontro ai tempi e alle regole del mercato”, ha sottolineato l’assessore al Turismo della Regione Lazio, Claudio Mancini, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione. È in questa ottica che è stata stimolata l’organizzazione di un’offerta turistica integrata e legata all’evento culturale. Un’opportunità cui alcune imprese della Tuscia - particolarmente impegnate sul mercato turistico americano, indiano e russo - hanno già risposto con la creazione di pacchetti che associano la visita a Roma, a Bracciano e ad altre località dell’Etruria Meridionale, con soggiorni di 4 e 5 giorni. E sempre su impulso della Regione e di ATLazio, da tour operator e imprese ricettive arriveranno ulteriori pacchetti pensati per richiamare turisti in occasione della mostra, mentre sono già pronte le offerte che saranno rivolte ai viaggiatori che approdano al Porto di Civitavecchia a bordo delle navi da crociera. “Puntiamo sul Castello di Bracciano – ha spiegato il presidente dell’Agenzia Regionale per la Promozione Turistica di Roma e del Lazio, Federica Alatri - per aumentare il grado di attrattività del territorio e creare così un contesto favorevole allo sviluppo del settore turistico privato, affinché rafforzi l’offerta di pacchetti integrati di servizi turistici. Ci rivolgiamo a una domanda di turismo italiana e straniera con un’offerta non solo di ospitalità ma anche di eventi e opportunità di visita, di fruizione dell’ambiente naturale e di ristorazione, che possa consentire ai visitatori, oltre che di conoscere e apprendere, di vivere un’esperienza legata al territorio e alle identità locali”.