Ostia – Ticket nei consultori familiari: un errore? Il Cobas Asl RmD, che ieri l’altro ha segnalato l’arrivo agli utenti dei consultori familiari di competenza dell’Azienda sanitaria dei cosiddetti ‘Avvisi bonari’ nei quali si richiede il pagamento per le prestazioni erogate a partire dal 2009, in una nota diffusa oggi, sabato 31 ottobre, “ritiene grave ed inaccettabile che, a distanza di tre giorni, la Regione Lazio e la Direzione Generale della Asl RM/D non abbiano ancora emesso un comunicato ufficiale con il quale chiarire e informare su una vicenda inquietante e a dir poco vergognosa, che sta creando allarme e difficoltà alle operatrici ed agli operatori dei Consultori Familiari e, soprattutto, ai Cittadini/Utenti”.



GLI AVVISI BONARI – “I cittadini/Utenti si vedono recapitare Avvisi di pagamento, persino risalenti all'anno 2009 (anche di molte centinaia di euro), con possibile violazione della stessa privacy, per prestazioni effettuate presso i Consultori Familiari, che, ricordiamo e ribadiamo, sono e devono restare gratuite, prestazioni che non possono essere confuse con visite e attività ambulatoriali”, spiega la nota del Cobas, facendo riferimento alla Legge nazionale e regionale approvate nel 1975 e 1976.


IL ‘MERO ERRORE’ – “Fermo restando che, come Cobas, riteniamo che i ticket siano, in ogni caso, ingiusti, inaccettabili e lesivi dell'Universalismo e del Diritto alla Salute, sancito dalla Costituzione, riteniamo che, anche nel caso si trattasse solo di un "mero errore", le operatrici e gli operatori dei Consultori Familiari della ASL RM/D furono, al tempo, istruiti al Programma informatico per il rilevamento dei dati e delle prestazioni consultoriali; un Programma che, seppur inadeguato perché non differenzia le prestazioni ambulatoriali (Cup) da quelle Consultoriali, indica, comunque, l'Ente erogatore della prestazione nel Consultorio Familiare, come, peraltro, risulta evidente dagli stessi "Avvisi Bonari" pervenuti”, prosegue la note del Cobas.


REVOCA DEL PAGAMENTO – “Il Cobas Asl Rm/D, pertanto, nel riservarsi di intraprendere tutte le iniziative che riterrà necessarie, chiede l'immediata revoca degli Avvisi di pagamento inviati e/o in fase di avvio.Chiede, inoltre, che la Regione Lazio e la Direzione della Asl Roma D chiariscano immediatamente, pubblicamente e formalmente l'inquietante vicenda, nell'interesse primario dei cittadini/utenti, delle/gli operatrici e operatori nonché a DIFESA DELLO SPIRITO E DEL RUOLO di Servizi fondamentali come quelli erogati dai Consultori Familiari”, conclude il Cobas Asl RmD.