Cobas: “Lavori al Sant’Agostino: bruciori agli occhi e alla gola”
Ostia – I Cobas “segnalano e denunciano la difficile situazione che si è venuta a creare all’interno del presidio Sant’Agostino di Ostia a seguito dell’esecuzione dei lavori di ristrutturazione finalizzati alla realizzazione della ‘Casa della Salute’”. L’organizzazione sindacale, infatti, segnala che “durante i lavori si stanno verificando non poche difficoltà e disagi non solo alle operatrici e agli operatori che lì vi lavorano, ma agli stessi cittadini/utenti che si recano presso la struttura per usufruire dei diversi servizi presenti al suo interno”. “In particolare risulterebbe che le polveri, i forti odori, i rumori e l’assenza di un’istantanea e adeguata pulizia e sanificazione degli ambienti stiano causando, particolarmente a coloro, come i lavoratori che sono maggiormente esposti notevoli problemi tra cui fastidi e irritazione alle mucose, agli occhi, alla gola e alle vie respiratorie”, denunciano i Cobas in una nota. Per questa ragione l’organizzazione sindacale “nell’esprimere profonda preoccupazione per lo stato e le condizioni sopra rappresentate, chiede, nel rispetto delle norme per la sicurezza e la tutela delle condizioni di igiene, salubrità e decoro che, necessariamente, devono essere garantite nei luoghi di lavoro, nonché di quelle riguardanti gli obblighi riferibili alle misure per la salute e la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili e di tutte quelle (D.Lgs.81/08) l’immediata verifica delle condizioni e dello stato sopra rappresentato”.
Inoltre i Cobas “in merito ai lavori di “ristrutturazione” del Sant’Agostino non può, inoltre, non rilevare le modalità e la stessa tipologia con le quali tali lavori si stanno effettuando, rappresentando, peraltro, anche un notevole costo per le risorse pubbliche ritenendo che gli stessi non rispondano alle reali ed effettive esigenze strutturali e a quegli interventi manutentivi realmente necessari, soprattutto, in considerazione del fatto che la struttura presenta visibili problemi di usura, deterioramento e infiltrazioni di acqua e presenza di spifferi al suo interno, in particolar modo, durante eventi atmosferici avversi. La scrivente O.S. coglie, altresì, l’occasione per sottolineare come, a distanza di alcuni mesi dall’annuncio della realizzazione della “Casa della Salute” al Sant’Agostino, non si conoscano ancora formalmente né il progetto né tanto meno le modalità e la tempistica con le quali questo dovrebbe essere realizzato e, soprattutto, se la collocazione e il trasferimento dei servizi ivi presenti (v. Tsrmee, consultorio familiare, ecc, ecc.) terranno conto non solo dei criteri e requisiti normativi e di legge, ma principalmente delle esigenze e dei bisogni legate alle attività stessa che quei servizi svolgono a favore e a tutela del diritto alla salute dei cittadini utenti”.
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