"Il Consiglio del XIII Municipio, che si è protratto da ieri pomeriggio all’alba di questa mattina, è stato caratterizzato dalla richiesta dei consiglieri di maggioranza Rasi, Pannacci e Colagreco che, avendo più volte chiesto di rimandare la votazione del documento per poterne approfondire il contenuto, hanno presentato un documento contrario alla deliberazione della giunta. Nel documento si proponeva di dare priorità assoluta al completamento delle corsie laterali della Colombo (c.d. complanari) nei tratti mancanti compresi tra via di Acilia e via di Mezzocammino e oltre tra il raccordo Anulare e via degli Oceani all’E.U.R., di prevedere un piano organico di allargamento/raddoppio delle strade che si immettono sulla via C. Colombo, Via Canale della Lingua, via Pindaro/Wolf Ferrari, via di Acilia e via di Malafede e solo in ultimo la realizzazione dei relativi sottopassi, specificando di realizzarli attraverso l’interramento della Colombo stessa al fine di rendere continuo il territorio circostante. Il tutto doveva prevedere la sospensione delle nuove concessioni edilizie da riprendere solo dopo una sostanziale realizzazione di tale opere di viabilità. Tale documento è stato respinto dopo una votazione che ha visto 12 voti favorevoli e 12 contrari, segnando un punto di svolta dei lavori consiliari che si sono concentrati sull’analisi e sul confronto relativo a numerosi emendamenti presentati da maggioranza e opposizione e che hanno incluso tre passaggi che i tre “dissidenti”, Rasi , Pannacci e Colagreco hanno valutato come sufficienti a NON provocare una crisi all’interno della maggioranza stessa. Il primo emendamento è stato quello di accettare tali nuove cubature in cambio di quei servizi fondamentali di cui il nostro territorio ha estremamente bisogno, da realizzarsi, a PENA DI NULLITA’ DEI PERMESSSI A COSTRUIRE, PRIMA DELL’INIZIO DEI LAVORI DI COSTRUZIONE DEGLI IMMOBILI. Timorosi del ripetersi di esperienze negative quali quelle delle Terrazze del Presidente e del raddoppio di via di Acilia o della stazione metro di Giardino di Roma, è stato votato che tale obbligazione debba risultare negli accordi contrattuali di convenzione. A ciò si aggiunga che tra le opere richieste come contropartita di tale variazione urbanistica sono stati aggiunti un posto di primo soccorso ed il versamento della cifra necessaria per la realizzazione della complanari della via C. Colombo nei tratto mancanti del Municipio XIII, e quindi fino al G.R.A. Non una vittoria completa pertanto, visto che scopo fondamentale della battaglia intrapresa dai tre consiglieri di maggioranza contro la propria giunta era quello di prevedere un processo di edificazione realizzato in modo ordinato e secondo una precisa programmazione, tale da rispettare la vocazione del nostro territorio che fino a pochi anni fa era un “giardino”ricco di verde e poco densamente abitato e non un tema viabilità affrontato come soluzione parziale e tampone privo di una seria pianificazione nel tempo ma comunque una vittoria che consentirà, finalmente, di ottenere dai privati quei fondi che le numerose Amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 20 anni hanno sempre promesso per poi dirottare verso altri territori. I tre consiglieri hanno consentito che la delibera fosse approvata con un voto di astensione, dando fiducia al presidente Vizzani e la sua giunta ma impegnandosi a vigilare sul rispetto di quanto emendato". Lo dichiarano i consiglieri del XIII Municipio, Riccardo Colagreco, Sergio Pannacci e Cristiano Rasi.