Roma - Dal produttore al consumatore senza alcun intermediario: provvedeva in autonomia alla coltivazione ed allo smercio della marijuana una donna di Tor Cervara, nella cui abitazione le Fiamme gialle di Roma hanno rinvenuto una piantagione di cannabis, oltre a 12.000 euro in contanti nascosti sotto un materasso. Agli occhi di una pattuglia dei Baschi Verdi impegnata nel controllo del territorio non era sfuggito l’andirivieni di numerosi giovanissimi in un parco della periferia orientale della Capitale.

E’ bastato poco per comprendere che si trattava di un giro di spaccio di stupefacenti gestito da una donna abitante nelle vicinanze che, raccolti gli ordini, “faceva la spola” recandosi presso la sua abitazione per rifornirsi delle dosi strettamente necessarie per soddisfare le richieste. Immediatamente è scattata la perquisizione dell’appartamento che ha permesso di scovare 15 piante di canapa, diversi ovuli di resina di hashish di provenienza estera, migliaia di involucri utili al confezionamento delle dosi e tutto il materiale necessario per la coltivazione, oltre al contante presunto provento dell’attività illecita.


Le analisi di laboratorio della droga hanno rivelato la presenza di un principio attivo piuttosto elevato, tale da consentire la preparazione di almeno 3.000 dosi. La 55enne, incensurata, si è complimentata con i militari cui ha confidato che, nei suoi trent’anni di attività, era la prima volta che veniva colta con le “mani nel sacco” e, stando alle immagini pubblicate sulla rete, era un’esperta del settore cimentandosi a dispensare consigli utili per coloro che volevano provvedere in proprio alla coltivazione di marijuana. La donna è stata giudicata con rito direttissimo per i reati di coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti.