Ostia – Come è morta Paola Ferri, la donna che ha perso la vita dopo essere scivolata in acqua dalla barca su cui si trovava insieme al compagno? E’ stato un malore a provocare la caduta accidentale della bella 49enne, come sostiene Marco S., 34 anni, suo marito da dieci anni e padre dei loro due gemellini di quattro, nonché titolare con la moglie di un noto centro estetico di Ostia?

IL GIALLO - La vicenda presenterebbe dei lati oscuri sui quali la mobile, che indaga in collaborazione con la capitaneria di porto, su mandato della Procura, sta cercando di fare chiarezza, ascoltando il marito, unico testimone oculare dei fatti. Secondo quanto riportato da alcune testate e dal tg di Rete Quattro e Pomeriggio Cinque nella giornata di giovedì 9 giugno il 34enne sarebbe stato indagato per omicidio colposo, ma sia la capitaneria di porto di Fiumicino sia la Questura di Roma non confermano e parlano di ‘supposizioni’.


L’INCIDENTE – Il tragico incidente è accaduto lunedì 6 giugno. Paola ed il compagno si trovavano a bordo di una barca a motore di cinque metri e mezzo noleggiata al Borghetto dei pescatori. L’intento? Concedersi qualche ora di relax approfittando della bella giornata di sole. Alle 15.30, però, il 34enne lancia l’allarme al 1530, il numero blu delle emergenze. L’uomo chiede aiuto spiegando che la compagna, colta da un malore ha sbattuto la testa contro lo scafo e poi è scivolata in acqua. Dopo la chiamata, Marco si tuffa per cercare di soccorrere Paola, che non sa nuotare e che, inoltre, indossa abiti e scarpe ma non il salvagente, che sarà ritrovato a bordo.


I SOCCORSI – Poco dopo sul posto arrivano due motovedette della capitaneria di porto e la squadra nautica della polizia di Fiumicino. Marco viene soccorso e tratto a bordo, mentre della 49enne ancora non vi è traccia. La barca viene ritrovata a tre miglia dalla costa con il motore acceso e adesso è sotto sequestro. Alle ricerche, condotte con un notevole dispiego di mezzi, collaborano gli elicotteri dei vigili del fuoco, della polizia e della finanza, i sommozzatori dei vigili del fuoco, la motovedetta dei carabinieri e i mezzi della Lega navale di Ostia. Alla fine il corpo della poveretta viene recuperato dopo quasi tre ore di intense ricerche. 


IL TESTIMONE OCULARE – Marco S., unico testimone oculare, viene ascoltato dalla guardia costiera e dalla mobile, mentre la salma viene messa a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’esame autoptico che stabilirò con certezza le cause del decesso. Il marito, dopo essere stato interrogato ed aver ripetuto la stessa versione dell’incidente, viene lasciato andare. Interviene la Procura.


I DUBBI – Si parlava di aspetti oscuri o comunque poco chiari. Tra questi vi sarebbe il fatto che quando Paola viene ritrovata indossa abiti e scarpe, e non un costume da bagno, nonostante la giornata estiva. Ma è possibile che la gita fosse stata decisa all’ultimo momento, anche se sembra fosse programmata. E poi, perché Paola non indossa il salvagente visto che non sa nuotare? Il salvagente viene ritrovato sulla barca. Inoltre vi sarebbe il ‘mistero’ della telefonata al Rougenoir Nails Academy, il centro estetico di via Tagaste dove tiene corsi di formazione: avrebbe parlato con due dipendenti intorno alle 13, senza però comunicare loro di trovarsi in procinto di fare quell’uscita in mare. Secondo alcune voci, poi, la causa della morte non sarebbe l’annegamento perché in questo caso non sarebbe stata ritrovata così presto: l'acqua nei polmoni avrebbe appesantito il corpo.

LE FORZE DELL’ORDINE - Il comandante della capitaneria di porto, Fabrizio Ratto Vaquer, in merito a quanto riportato da alcune testate, a Ostia Tv dichiara: “Al momento, in mancanza di dati certi – l’autopsia non è stata ancora effettuata e sono in corso accertamenti – posso soltanto affermare trattarsi di supposizioni di chi scrive non corroborate da elementi certi”. Sulla stessa linea la questura di Roma: “Non abbiamo elementi per confermare tali notizie: le indagini non sono concluse. Non ci risulta che Marco S. sia stato indagato per omicidio colposo”.

Questa sera il 34enne sulla sua pagina Facebook ha pubblicato un post https://www.facebook.com/marco.rougenoir?fref=ts.