Ostia – Appuntamento domani, venerdì 13 marzo, alle 14.30, al Teatro del Lido in via delle Sirene 22, Ostia, in occasione dell’assemblea organizzata dal ‘Comitato per la rioccupazione stabile nel trasporto aereo’, un ampliamento del ‘Comitato Cassaintegrati Overbooked’. “Siamo nati per costruire una mobilitazione dal basso dei lavoratori del trasporto aereo”, spiega il neo comitato in una nota: “Per la costruzione di un bacino regolamentato, per fermare i licenziamenti, per la rioccupazione stabile del posto di lavoro e per risolvere definitivamente il problema degli esodati”.


L’incontro di domani rappresenterà la chance per presentare la piattaforma. Di seguito le richieste del Comitato:


"1- blocco totale dei licenziamenti in aeroporto , non sostenibili in un aeroporto che non vede una contrazione della domanda di prestazioni lavorative e per il quale è previsto un ulteriore sviluppo sia di infrastrutture che di traffico.

2- blocco totale delle assunzioni di personale precario formato ex novo, fino a quando non saranno terminate e stabilizzate le assunzioni del personale ora precario o posto in mobilità o licenziato.

3- istituzione di bacini di riferimento, dai quali tutte le aziende che operano nelle sedi aeroportuali e nel suo indotto devono essere obbligate ad attingere in caso di assunzioni. Tali bacini dovrebbero essere istituiti da un Ente garante, che noi intravvediamo, in ambito aeroportuale, in Enac, l'ente che per suo statuto e per recenti propositi dovrebbe essere preposto alla vigilanza sulle azioni delle varie società operanti in ambito aeroportuale. Tali bacini inoltre dovrebbero essere istituiti con il rispetto di una graduatoria pubblica secondo criteri di anzianità di servizio e di carichi famigliari, diversificati per aziende di provenienza e per qualifiche professionali. L'invito alla costituzione di tali bacini è rivolto anche alla Regione Lazio, ente al quale è delegata la funzione delle Politiche Attive del lavoro.

4- secondo quanto contenuto nell'accordo sindacale dell'8 agosto 2014 (Alitalia-Cai), si richiede l'estensione del sostegno al reddito a carico totale del FSTA (non a carico del contribuente) per tutto il personale aeroportuale posto in mobilità a partire dal 2008 nell'attesa che sia ricollocato o pensionato. Rispediamo al mittente le recenti e fuorvianti insinuazioni diffuse da Inps e dalle maggiori testate giornalistiche che vogliono ancora una volta fare passare per “privilegiata” una categoria di lavoratori e lavoratrici che stanno solo subendo una situazione che non hanno scelto.


5- alla luce delle ultime strumentali crisi aziendali dei vari handlers dell'aeroporto di Fiumicino, e data la vivacità del settore e del suo continuo e florido sviluppo, siamo certi che la concorrenza e la mancanza di una seria regolamentazione abbia comportato un effetto dumping sui diritti e sul salario dei lavoratori, provocando inoltre il licenziamento di molti e la precarizzazione degli altri. Non a caso infatti mentre vengono licenziati dei lavoratori si assumono al loro posto nuovi precari con l'unico intento di garantire massimi profitti alle aziende private. Valuteremo quindi con molta attenzione la riduzione degli handlers promossa dall'Enac, perché convinti che potrà avere un effetto positivo solo se tale iniziativa verrà inquadrata in una regolamentazione che si esprima in modo chiaro rispetto alla tutela dei livelli occupazionali e dei lavoratori, e legata quindi alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro, ed alla ricollocazione di coloro che sono già stati licenziati o che percepiscono ammortizzatori sociali. Per esser chiari, non vorremmo quindi che una semplificazione del sistema dei servizi di handling, che prevede la loro riduzione numerica, fosse il solito bluff per strumentalizzare ancor di più una crisi del settore che è di fatto inesistente, e si traducesse perciò in nuovi licenziamenti ed
ulteriore precarietà ed abbattimento di diritti e salario.


6- alla luce della recente e famigerata riforma pensionistica e considerato l'alto numero di personale in mobilità che alla fine della stessa si troverà senza reddito e senza possibilità di accedere in breve tempo ad un trattamento pensionistico, e considerate le false ed ultime dichiarazioni del Ministero del Lavoro che ritiene esaurito il numero delle persone da "salvaguardare ", viene chiesto che tale personale venga tutelato e preso in considerazione, nell' ambito dell'emanazione di ulteriori "salvaguardie o di correttivi alla riforma Fornero” non penalizzanti”.