Roma  – Il sindaco Ignazio Marino ha preso parte alla cerimonia per il 70° anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine presso il Mausoleo Ardeatino, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ha preso parte alla commemorazione anche l’assessore alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, Flavia Barca. "Ricordare è importantissimo e per me anche molto  emozionante - ha dichiarato il Sindaco al termine della commemorazione. "Ogni volta che entro qui non riesco davvero a capire a quanto possa arrivare la violenza dell'uomo sull'uomo, un eccidio davvero incredibile". La cerimonia è proseguita con la deposizione di una corona presso il Tempio maggiore ebraico in Lungotevere de’ Cenci, a ricordo delle vittime di religione ebraica trucidate alle Fosse Ardeatine.  

 

"Il messaggio che voglio lasciare - sono sempre le parole del sindaco Marino durante la celebrazione alla Sinagoga - è quello dell'importanza e del valore della memoria che il Comune di Roma vuole coltivare assiduamente e testardamente". E, ricordando l'emozione provata durante la lettura del lungo elenco delle vittime delle Cave Ardeatine, ha ribadito "il Comune di Roma ha fatto bene a negare la sepoltura nel territorio cittadino a chi ha partecipato a una violenza così inaudita" (l'ex ufficiale delle Ss Erich Priebke, ndr).  Anche la Casa della Memoria e della Storia ricorda il 24 marzo 1944, con due incontri che indagano il rapporto esistente tra arte e ricordo e il significato dei monumenti alla memoria. Si comincia con l'incontro 24 marzo 1944 - 29 marzo 1949: dalla strage al ricordo Arte in memoria – Resistenza – Pietà. Il Mausoleo delle Fosse Ardeatine. A seguire la proiezione del film-inchiesta “Roma 1944: l’eccidio alle Cave Ardeatine” di Massimo Sani, realizzato dal Circolo Romano Cinema “Riccardo Napolitano”( Lucrezia Lo Bianco Luigi Pompili Cristina Pasqua Rita Montanari Vincenzo Bianchi Paolo Conti Luigi Rinaldi). La presentazione è a cura di Vera Salomon Michelin dell’ANED di Roma.

 Previsti, poi, gli interventi di Raynaldo Perugini, figlio del’Architetto Giuseppe Perugini, tra i progettisti del Mausoleo delle Fosse Ardeatine, a partire dalle domande:“Cosa sono le Fosse Ardeatine? Un “sacrario-memorial”? Una tomba comune? Un simbolo denuncia di un evento?”;
Anna Maria Piemonte (Insegnante del Liceo Artistico Statale “Via di Ripetta”) “L’arte contro la barbarie: Artisti romani contro l’oppressione nazifascista); Ricordo della mostra d’arte antifascista tenutasi alla Quadriennale di Roma nel 1944. Gli studenti del Liceo Artistico Statale “Via di Ripetta” – Sede Via del Pinturicchio, “L’arte della libertà”. Presentazione e proiezione del video (durata 15’); Fiorenza Brusca, Giulia Cocco, “L’impegno nella Resistenza dei pittori Emilio Vedova e Giulio Turcato”; Lavinia Aru, Sofia Casini, “L’architetto Giorgio Labò prigioniero a Via Tasso”; Michela Lucidi, Domenico De Francesco, Chiara Ingrati, Paolo Di Venanzio, Andrea Vivian, “Sotto la stessa lastra tombale”: il Mausoleo alle Cave Ardeatine (1947-1949). L’iniziativa è a cura di ANED ROMA.

 

Alle 17.30, Francesca Castelli, Jannis Kounellis, Bruno Tobia e Claudio Vercelli presentano il libro Monumenti per difetto. Dalle Fosse Ardeatine alle pietre d’inciampo di Adachiara Zevi (Donzelli editore, 2014). L’autrice riflette sui rapporti tra architettura e memoria, prendendo in esame alcuni casi esemplari di monumenti, musei e memoriali che si distinguono per qualità e originalità urbanistica, architettonica e artistica. L’iniziativa è a cura di IRSIFAR


Ricordando che al Museo Storico della Liberazione, a via Tasso, è aperta la mostra “Passaggi nella città prigioniera", dedicata all’occupazione nazista della città, l'assessore Flavia Barca ha detto: "Soltanto con un lavoro meticoloso di ricostruzione dei fatti storici possiamo allontanare il demone della rimozione e del revisionismo". E ha aggiunto: "E’ un dovere morale che dobbiamo alla memoria di quelle 335 persone che furono trucidate il 24 marzo del 1944 ma anche per tutti noi, cittadini di Roma, che non dobbiamo mai dimenticare".  In programma fino al 28 marzo la mostra Terezin. Disegni e poesie dei bambini del campo di sterminio. Una selezione dei disegni e delle poesie conservati presso il Museo Ebraico di Praga e realizzati dai bambini rinchiusi a Terezin, città-fortezza cecoslovacca che divenne, tra il 1942 e il 1944, il “ghetto dell’infanzia”. A Ostia il presidente del municipio X, Andrea Tassone, ha deposto delle corone.