La Comunità di Sant’Egidio ricorda i clochard morti a Fiumicino
Fiumicino – Lunedì 3 marzo il drammatico ritrovamento del cadavere di un clochard nel parcheggio multipiano E dell’aeroporto di Fiumicino. Il corpo, che era in avanzato stato di decomposizione, testimonierebbe che il poveretto era probabilmente morto di stenti e freddo già da alcuni giorni. Tra le ipotesi che sono state avanzate sulle circostanze del decesso c’è che a provocarne la morte possa essere stata l’ingestione di liquido antigelo allo scopo di combattere il freddo. La Comunità di Sant'Egidio vuole ricordare la sua morte e quella dei tanti, troppi poveri che perdono la vita in strada e in particolare di quelli che hanno perso la loro vita all’aeroporto di Fiumicino. Custodirne la memoria è il primo modo per impegnarsi affinché cresca un tessuto di solidarietà e di amicizia con chi vive per strada e si impedisca il ripetersi di morti come la sua. Domani, martedì 11 marzo, incontro di preghiera all’aeroporto Leonardo da Vinci nella cappella delle partenze al Terminal 3.
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