Ostia si è scoperta la piccola capitale della cultura, quella dove gli appassionati della scrittura, non solo del Litorale ma di Roma e del Lazio, si rifugiano per trarre ispirazione dal canto della risacca sulla spiaggia. Lo scrittore e giornalista Salvatore Spoto spiega che non è una novità: « l’autore romano d’epoca classica, Minucio Felice, si ispirò alla spiaggia di Ostia per scrivere la sua opera “Ottavio”, e non fu solo lui, altri grandi dall’epoca romana a Pasolini vi hanno trovato spunto».

«Pubblicheremo il libro vincitore, che il nostro concorso è riuscito a far tirare fuori dal cassetto di chi merita di essere valorizzata come scrittrice – spiega l’editore Giorgio Coralli, uno dei promotori dell’iniziativa – continueremo su questa strada per offrire l’opportunità della valorizzazione a chi la merita e la giusta luce culturale ad un territorio, come quello di Ostia, da sempre eletto dalle Muse della scrittura e della poesia».

Tanto basta a comprendere il successo del concorso letterario “Un libro nel cassetto”, la cui seconda edizione si è conclusa venerdì scorso al Teatro “Nino Manfredi” di Ostia. Centinaia di partecipanti, non solo del Litorale ma anche di Roma hanno sancito il successo di questo premio nato dalla volontà di offrire una finestra alla schiera di aspiranti scrittori. Ha vinto il libro “Il gatto che sapeva troppo” di Alessia Lirosi. Le pagine, al tempo stesso dolci e intriganti , parlano di un gatto nell’atmosfera di un “giallo” e delinea, attraverso le colonie feline così care ai romani, principi di socialità e di quieto vivere che anche gli “umani” dovrebbero ricordare.