Roma - Il concerto "Identità e tradizione nella musica romana" organizzato il prossimo 25 gennaio 2012 Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica, rappresenta la rivincita della musica popolare dedicata a Roma.

Lo spettacolo, fortemente voluto da Roma Capitale, in modo particolare dal consigliere delegato Alessandro Cochi  da sempre vicino alla cultura romana, alle tradizioni identitarie e alla valorizzazione del patrimonio che rivive nella Festa de’ Noantri in Trastevere, nel Maggio Testaccino, nell’Ottobrata monticiana, nella festa di San Giovanni, nel 21 Aprile e nelle tante manifestazioni che accendono romani e turisti.

Il concerto rappresenta in qualche modo la rivalutazione di  un genere troppo spesso trascurato rispetto ad altre tradizioni culturali del Centro Sud e non solo, spesso più spinte da istituzioni, media e mercati discografici. La musica legata alla storia e alla cultura della nostra città non ha avuto in passato la dovuta valorizzazione e diffusione che meriterebbe. Visto soprattutto il grande e spesso non troppo conosciuto repertorio come si può vedere leggendo l’antologia tratta da "La storia della canzone romana" scritta da Giuseppe Micheli.

Importanti sono gli interpreti che parteciperanno alla rassegna canora come Enrico Montesano icona di una romanità autentica, Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana, Renzo Renzetti, Maurizio Francisci con i giovanissimi Cerchi Magici, Ezio Baiocco, Fabrizio Amici figlio del grande Alvaro, Velia compagna di Aldo Donati della Schola Cantorum, e quel Giorgio Onorato, classe 1927 che ancora canta e incanta a cui è doveroso attribuire l’appellativo de “La voce di Roma”, che sarà giustamente premiato alla carriera alla presenza del Sindaco Gianni Alemanno davanti a tutti i suoi colleghi in quello che sarà un vero e proprio più che meritato tributo. Insieme alla canzone, anche la poesia grazie a interpreti come Renato Merlino, Angelo Blasetti, il Centro Romanesco Trilussa fondato da un altro grande poeta Giorgio Roberti. Declameranno versi di Belli Trilussa e Pascarella.

L’evento costituisce dunque un momento di grande rilevanza che coinvolge alcuni dei migliori rappresentanti della musica de’ noantri, di quel core de roma che pulsa ancora nonostante la globalizzazione e l'appiattimento culturale che cancella e massifica. Non era facile mettere insieme un numero di artisti così ampio e dalle specificità eterogenee, ma il successo dell'iniziativa svolgerà la funzione di trampolino di lancio per progetti futuri volti a riscoprire un repertorio ampio e affascinante.

La serata vuole anche celebrare l'Unità d'Italia attraverso un alto momento di aggregazione e cultura all'interno di una cornice suggestiva e si può inquadrare come un secondo appuntamento dopo quello del 21 giugno, giorno della festa della Musica, sempre all’Auditorium ma in una gremitissima Cavea vista l’apertura della stessa durante la bella stagione. il Maestro etnomusicologo Sparagna per anni vicino a Francesco de Gregori diede vita a un concerto con musiche popolari di tutte le regioni che fecero un po’ da colonna sonora  di quella Italia che non sarebbe stata più divisa. Sparagna fu anche in quella occasione accompagnato dall'Orchestra Popolare Italiana che invece per questa occasione proporrà dei brani tratti su Giggi Zanazzo. Un' Orchestra unica nel suo genere, composta da giovani e meno giovani musicisti provenienti da varie regioni con le diverse contaminazioni musicali e strumenti tipici alcuni dei quali molto rari, stabile ormai da tempo all'interno delle attività ufficiali della Fondazione Musica per Roma come grande laboratorio pressoché unico nel genere.

L'OPI si caratterizza per la presenza importante di strumenti musicali tipici della tradizione popolare italiana ed è finalizzata alla produzione di programmi originali dedicati sia ai repertori regionali, sia alle forme e ai generi nazionali.