Ostia - "Il Consiglio di Stato sventa il pericolo della proroga ultradecennale varata dal precedente governo sulle concessioni demaniali. Non possiamo che essere soddisfatti di questa decisione poiché i beni demaniali non possono essere monopolio di nessuno. La stessa sentenza inoltre chiarisce che la proroga non potrà essere reiterata poiché andrebbe in contrasto con il libero mercato". È quanto dichiarano Mirella Arcamone, Capogruppo di Demos - Laboratorio Civico X in X Municipio, e Gianluca Cavino, Coordinatore di Demos - Laboratorio Civico X.

"Occorre avviare un percorso partecipato sul Piano di Utilizzazione degli Arenili, percorso non fatto in precedenza e che non solo ha l'obbligo di recepire le Linee Guida varate dalla Regione Lazio, ma deve tenere in debita considerazione le specificità biotope della nostra costa. Nelle nostre spiagge - continuano Arcamone e Cavino - insistono Siti di Interesse Comunitario, Riserva Statale del Litorale Romano, tratti urbani cementificati e spiagge libere lasciate al degrado e all'abbandono. Il libero accesso al mare, così come la sua visibilità, devono essere garantiti, e vanno inseriti in un progetto complessivo, come quello del pua che deve altresi garantire tutele ambientali e conservazione dei biotipi più delicati e fortemente provati dall'antropizzazione".

"Si apra quindi un percorso nuovo che accolga la delibera comunale in merito alla partecipazione dei cittadini alle scelte di trasformazione urbana e che una volta per tutte riconsegni il mare e le spiagge ai lidensi e ai romani. Siamo tuttavia preoccupati - concludono Arcamone e Cavino - della presenza di un articolo sul combinato del bilancio che di fatto obbliga l'esternalizzazione dei servizi degli enti locali, sia quelli produttivi che quelli socio sanitari. Si apra una stagione nuova, a partire dal nostro territorio che deve unire competenze, ma diciamo subito con convinzione che vogliamo la ridiscussione del pua".