Confiscati beni per un valore di 15 milioni a pluripregiudicato allergico al fisco
Ostia – Le Fiamme gialle del II Gruppo di Ostia hanno confiscato appartamenti e terreni oltre a beni immobili per un valore di 15 milioni di euro ad un pluripregiudicato ‘allergico’ al fisco. La guardia di finanza e la magistratura hanno così restituito definitivamente alla collettività e ai cittadini che pagano regolarmente le tasse l’intero patrimonio di un anziano che era già stato denunciato per aver sempre omesso di dichiarare i propri redditi. I dettagli sono stati resi noti questa mattina nel corso di una conferenza stampa presso la Tenenza Guardia di Finanza di Colleferro, in via Casilina, Km 50,300, alla presenza del procuratore capo di Velletri, Francesco Prete, del sostituto procuratore di Velletri, Giuseppe Travaglini, che ha coordinato le indagini, del comandante provinciale della guardia di finanza di Roma, generale di Brigata Ivano Maccani, e del comandante del II Gruppo Roma, colonnello Teodoro Gallone.
Alla fine, pertanto, come sempre accade, arriva il momento di pagare il conto con la giustizia, un conto particolarmente salato. E’ quello che è successo ad un ottantenne di Ardea, sul litorale romano, già denunciato nel giugno 2013 per aver sempre omesso di dichiarare i suoi redditi. I finanzieri avevano già cautelato il patrimonio accumulato frodando il fisco, ricostruendo, solo per gli ultimi 10 anni, introiti in contante per oltre 3,3 milioni di euro derivanti dalla locazione in nero di numerosissimi appartamenti a studenti universitari in particolare tra Ardea e Roma. Il prosieguo delleindagini, condotte dalla Compagnia di Pomezia sotto la direzione della Procura della Repubblica di Velletri, ha consentito al Tribunale di Roma di emettere una misura di prevenzione patrimoniale consistente nel sequestro di beni per un valore di 15 milioni di euro e, precisamente, 47 immobili, tra Ardea e Roma - Tor Vergata, oltre a 3 auto, un ciclomotore e un camper. Le Fiamme Gialle ci sono arrivate tessendo una capillare serie di controlli sull’edilizia residenziale.
Un piano studiato per contrastare il fenomeno degli affitti in nero, sviluppato in sinergia con Prefettura, Roma Capitale, Università Tor Vergata, Roma 3, Sapienza e Laziodisu, che ha già consentito di recuperare a Roma e provincia 27 milioni di euro nel 2013 e quasi 2 milioni nel 2014. Nel caso specifico è stato applicato il Decreto Legislativo nr.159/2011, che consente il sequestro dei beni che risultano sproporzionati alle capacità reddituali ufficiali nei confronti di coloro che “per la condotta ed il tenore di vita debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose”.
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