Per la Consap, Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, non è cambiato niente dalle notti del 2 febbraio e dell’11 novembre del 2007 e del 14 febbraio 2008: è sempre caccia al poliziotto e definiscono ''inaccettabili'' gli scontri tra tifosi e polizia durante il derby Roma-Lazio. “La sicurezza negli stadi, viene relegata all’ultimo posto – sottolineano i segretari provinciale della Consap di Roma Francesco Paolo Russo e Giulio Incoronato – vada bene la spalmatura per valorizzare i diritti televisivi che da anni va ad appesantire le attività di controllo dell’ordine pubblico, costringendo i colleghi a circa 15 ore di servizio ininterrotto, in uno scenario che complice le tenebre favorisce le attività di guerriglia degli ultras violenti. Ci chiediamo – prosegue Francesco Paolo Russo - se qualcuno si sia accorto che non è più un goliardico scontro di sfottò tra opposte tifoserie, ma bensì una caccia alle streghe verso Poliziotti e Carabinieri che per un “tozzo di pane” sono costretti a ingaggiare vere e proprie battaglie coi soliti facinorosi che allo stadio non dovrebbero starci, gli stessi personaggi che lo scorso anno con uno scellerato patto di guerra ha incendiato e distrutto proprietà dello Stato tenendo in ostaggio il reparto volanti di Roma ed una caserma dei carabinieri”. Non ci sembra che la situazione si sia modificata a punto tale da calendarizzare una partita a rischio altissimo di sera – sottolinea Giulio Incoronato - le decisioni, hanno appesantito la realtà operativa i recenti decreti, hanno reso difficoltoso l’accesso allo stadio allontanando i tifosi tranquilli, e stanno ritrasformando le fosse del tifo in zone franche ed è in questa terra di nessuno ed in scenari senza legge, che i poliziotti, dopo ben 12 ore di servizio, fra bonifica e posizionamento dovranno operare”.