Consorzio Axa: “Per la terza volta il Tar dà ragione ai consorziati”
Axa – Per la terza volta il Tar del Lazio ha dato ragione al consorzio Axa. Ma facciamo un passo indietro. La vicenda ha inizio nel 2000 quando il Comune di Roma ha deliberato di aumentare fino al 50% i contributi erogati ai consorzi stradali per la manutenzione delle strade aperte al pubblico transito. “Dopo alcuni anni il Campidoglio, forse perché morso dai debiti, ci ripensa: non più il 50% a tutti, ma solo a qualche consorzio. Agli altri, in base a criteri alquanto fumosi, il 35%. Oppure - peggio che mai! – una percentuale da stabilire anno per anno sulla base di quanto entra nelle casse capitoline”, spiega Maurizio Giandinoto, membro del consiglio di amministrazione del consorzio. A questo punto i consorziati hanno immediatamente presentato un ricorso al tribunale amministrativo del Lazio, che ha dato loro ragione una prima volta, ritenendo “assai vaghi e soprattutto discriminatori i criteri di assegnazione delle percentuali di contributi”.
Alla sentenza il Campidoglio avrebbe però sospeso completamente i versamenti, giustificando il provvedimento con la pendenza del giudizio. Il Consorzio Axa ha però insistito e inoltrato un ulteriore ricorso al Tar, che per la seconda volta ha confermato le loro ragioni, ingiungendo “al Comune di chiarire una volta per tutte i criteri in base ai quali avrebbe tagliato i contributi e sospeso i pagamenti”. Nonostante i due pronunciamenti, la giunta capitolina, con la deliberazione n. 207 del 22 giugno 2011, ha confermato la stessa ripartizione anche per il 2012, con attribuzione del 35% al Consorzio Axa, mentre del 50% alla maggior parte degli altri consorzi. Per questo motivo il consorzio Axa ha proseguito il giudizio, affidando l'ennesimo ricorso all’avvocato Pina Ceccarelli. Risultato? Il tribunale, per la terza volta, ha dato ragione al consorzio, annullando di fatto la delibera n. 207 e condannando il Campidoglio al pagamento delle spese di giudizio per 1.500 euro. “Fatto sta che, nonostante le tre condanne, il comune ci deve i contributi per gli anni 2011, 2012 e 2013, per una cifra che sfiora il milione e mezzo di euro. Una cifra importante, specie per il bilancio del nostro Consorzio che si aggira sul milione e mezzo/due l’anno”, continua Giandinoto: “anche perché sebbene il Comune non paghi le buche vanno tappate e le strade riasfaltate. E provate un po’ ad indovinare chi paga se non lo fa il Comune?”, domanda in conclusione.
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