Roma - In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua che si svolgerà domani, domenica 22 marzo, il WWF Lazio saluta come un dato molto positivo il recente avvio del “Contratto di Fiume” del Tevere, che nelle intenzioni dovrebbe coordinare l’azione di soggetti istituzionali, associazioni e cittadini finalizzata al recupero ambientale del più grande corso d’acqua regionale. Restituire al Tevere le qualità ambientali perdute significherà restituire il fiume a Roma e Roma al fiume, ovvero riunire nuovamente due realtà indissolubili che la storia recente ha purtroppo reso estranee. La riuscita del “Contratto di Fiume” non sarà né scontata né facile, ed il WWF Lazio sottolinea come l’ottenimento di risultati positivi sarà possibile solo partendo da una chiara consapevolezza dello stato ambientale del fiume e tenendo ben presente che il “Contratto di Fiume” nasce come strumento di attuazione di tre importanti Direttive europee, ovvero la Direttiva Quadro Acque (che tra l’altro fissa entro il 2015 il requisito del raggiungimento del ‘buono stato ecologico’ del fiume), la Direttiva Habitat – volta alla protezione delle aree di rilevante pregio ambientale, e sul Tevere ce ne sarebbero molte – e la Direttiva Alluvioni, tesa alla riduzione dei rischi idraulici. “Le tre Direttive dovranno essere il primo riferimento – dichiara Andrea Filpa Delegato regionale del WWF Lazio - per decidere le azioni prioritarie da porre in essere con il Contratto di Fiume, senza dimenticare che il Tevere presenta anche emergenze di natura sociale (le sue sponde sono abitate da homeless che rischiano la vita ad ogni piena) nonché legate alla presenza di una quantità abnorme di rifiuti, che vulnerano permanentemente i rami della vegetazione ripariale”.