Roma – Ha partecipato anche il Corpo forestale a Contromafie, la quattro giorni che si è tenuta dal 23 fino a oggi, domenica 26 ottobre, nel corso della quale si sono incontrati a Roma tutti gli uomini e le donne impegnati nella lotta alle mafie con grande partecipazione dei giovani interessati al dibattito. E’ stato presente il Capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone, nella plenaria d’apertura all’Auditorium di via della Conciliazione e la partecipazione della Forestale ha caratterizzato numerosi momenti dell’avvenimento. Proprio per l’attività intrapresa a contrasto delle ecomafie ed agromafie il Corpo forestale ha contribuito attivamente anche ai dibattiti grazie alla condivisione dell’esperienza maturata sul campo e contribuendo ad assicurare la logistica dell’evento stesso. I partecipanti sono stati divisi in gruppi di lavoro e lo studio e il confronto si è sviluppato sulle sei aree tematiche già individuate nelle prime edizioni: per una parola di libertà e dignità; per un sapere di cittadinanza e responsabilità; per un dovere d’informazione e democrazia; per una politica di legalità e trasparenza; per una domanda di giustizia e verità e per una economia di solidarietà e sviluppo.


Ospitato ieri, sabato 25, nel Parlamentino delle Foreste presso l’Ispettorato generale del Corpo forestale il seminario “ L’Ambiente violato, ecomafie e non solo”, con la partecipazione di una rappresentanza del personale Forestale che opera al contrasto dell’illegalità per favorire un approccio di condivisione e collaborazione fra istituzioni, enti e cittadinanza. La mattina è stata incentrata sul “vero volto” della criminalità ambientale, compresa la sua variante eco mafiosa, offrendo nuove chiavi di comprensione e dibattiti sugli strumenti di contrasto, compresi quelli normativi. Nel pomeriggio, invece, aperto un focus sulla Terra dei fuochi, il caso più eclatante e drammatico di ecomafia perpetrato sul nostro territorio. Un dirigente del Corpo forestale ha preso parte, invece, al seminario “Tra scuola e città” illustrando il progetto per la legalità ambientale “Piantiamola”, un’azione concreta per le scuole del quartiere ex Zen di Palermo.



Ma il Corpo forestale è stato anche protagonista di un’altra iniziativa attiva a latere di Contromafie, il progetto Amunì, che ha coinvolto i ragazzi del Carcere minorile Malaspina di Palermo in un progetto di educazione ambientale. I giovani saranno accompagnati dal personale forestale al Macri, il museo dei crimini ambientali organizzato dal Corpo forestale dello Stato presso il Bioparco di Roma e alla Centrale operativa nazionale del 1515, dove i ragazzi sono stati coinvolti in simulazioni e dibattiti per un’educazione globale alla legalità. Questo è Contromafie che dal 2006 è una sorta di Stati generali dell’antimafia nato per prendere atto dello stato dell’arte del contrasto alla criminalità organizzata nel nostro Paese ed affermare con forza che esiste un’Italia fatta di istituzioni e cittadinanza che contribuiscono con coraggio a confrontarsi e fare fino in fondo la propria parte. Solo grazie ad un approccio comune, al “noi” della collaborazione fra istituzioni, enti e cittadinanza, sarà possibile arginare le mafie. Questa è la sfida di Contromafie e del Corpo forestale dello Stato.

 

  "Rischiamo di inseguire le emergenze con risorse sempre più ridotte. Si parla sempre di tagli. C'è l'ipotesi di accorpare il Corpo Forestale, ma invece bisogna rafforzarlo, perché continui la sua azione di contrasto alle ecomafie", afferma il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, nel suo intervento agli Stati generali antimafia. "Chiediamo che non vengano ridotte le risorse alla magistratura e alle forze dell'ordine - ha aggiunto don Ciotti - è segno di stima e rispetto per il loro lavoro. I soldi si possono tagliare da altre parti".