Verde e decoro X Municipio come alternativa al carcere: firmata convenzione
Ostia - Soggetti condannati e sottoposti a misure alternative al carcere. Saranno loro a partire da oggi a occuparsi di verde e decoro pubblico nel X Municipio. Questo il progetto pilota frutto di una convenzione sottoscritta dall’Uepe (Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Roma e Latina) e X Municipio di Roma presentato questa mattina presso l'aula consiliare massimo di somma dal delegato del X Municipio alfonso sabella,. 14 i contratti firmati 12 uomini e 2 donne alle quali sono stati consegnati anche abbigliamento e attrezzi da lavoro. L'operazione avrà un costo totale che si aggira sui 65mila euro. Da stamattina sono al lavoro già due squadre. Prima tappa, il parco XXV Novembre 1884 meglio noto come il parco Pietro Rosa.
In aula a presentare il progetto, l’assessore Alfonso Sabella, delegato per il X Municipio di Roma, la dottoressa Cinzia Esposito, direttore del Municipio e la dottoressa Emilia Turiano, Direttore dell’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Roma e Latina."E' un progetto che serve ad offrire aiuto- ha detto Turiano -. E' necessario sottolineare l'importanza che il lavoro svolge e ricopre per una persona. Dobbiamo far passare il messaggio che una pena rieducativa consente non solo di ridare lavoro a queste persone ma di allontanare una possibile recidività e quindi restituire maggiore sicurezza ai territori. Queste persone sono libere, non hanno restrizioni nei movimenti, solo dei limiti negli orari notturni ma possono muoversi senza alcun vincolo, saranno monitorati dalle forze dell'ordine e dagli assistenti".
Sull'argomento si sono espressi anche i Radicali Maria Laura Turco, avvocato, e Paolo Izzo, scrittore: "Non possiamo che plaudire alla convenzione sottoscritta tra il X municipio di Roma e l’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna (UEPE) di Roma e Latina, intesa ad affidare la cura del verde e del decoro di Ostia a un gruppo di persone che hanno subito una condanna e vengono così sottoposte a misure alternative al carcere. Come Radicali, concordiamo con Alfonso Sabella, che ha presentato oggi il progetto pilota, quando sottolinea l’importanza del riavvicinamento alla società di chi ha commesso un reato. E anche noi, come l'assessore alla legalità di Ostia, riteniamo che questo modello possa essere presto replicato ed esteso. Come Radicali romani che si battono da anni a Ostia contro il lungomuro, inoltre, vedremmo bene questo modello anche ove saranno accertati abusi edilizi sul demanio romano: a chi li abbia eventualmente commessi, potrebbe essere affidata proprio la cura del territorio che sarà necessaria dopo l’abbattimento di quel “lungomuro” che ancora oggi impedisce la vista e la fruizione gratuita del mare, oppure la manutenzione delle spiagge libere che - come previsto dalla legge italiana, europea e da qualche giorno anche da quella della Regione Lazio - non dovranno occupare meno del 50% del litorale".
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