Ore decisive in Campidoglio: dimissioni per Marino? Pd verso la sfiducia
Roma – Ore decisive in Campidoglio: Marino si dimetterà? Per mezzogiorno era stata convocata una riunione di giunta straordinaria, poi slittata alle 13. La situazione in Campidoglio sembra essere precipitata: il sindaco rassegnerà le proprie dimissioni anticipando la mozione di sfiducia che dovrebbe arrivare da maggioranza e opposizione? Un’altra ipotesi è quella di una dimissione in massa di tutti gli assessori.
Il Partito democratico avrebbe definitivamente voltato le spalle al primo cittadino. A quanto si vocifera sarebbe stato Matteo Orfini, segretario dem della Capitale, a ‘sollecitare’ Ignazio Marino chiedendogli di allontanarsi. Alfonso Sabella, assessore capitolino alla legalità, dichiara: “Ignazio Marino ha vicino tutta la giunta. Chiaramente se vorrà prendere delle decisioni ne prenderemo atto. Che aria tira? Tira l'aria che tirava ieri sera: io non sono un politico, quindi questo tipo di valutazioni non dovete chiederle a me”.
Nel frattempo Sel ha convocato una riunione della segreteria straordinaria per decidere se continuare o meno a sostenere il sindaco mentre alcuni consiglieri democratici sarebbero intenzionati a non votare più la giunta.
L'opposizione, unita, chiede a gran voce le dimissioni, in particolare dopo il 'caso' delle cosiddette 'spese pazze', tra cui una cena, nonostante il primo cittadino abbia dichiarato di essere pronto a 'dare il propio denaro'.
“Dal severo monito del Santo Padre alle smentite ufficiali dei ristoratori romani e della Comunità di Sant’Egidio emerge un ritratto sgradevole della personalità di Ignazio Marino che, con tale atteggiamento, ormai è figura inaffidabile ed imbarazzante per l'immagine della città”, dichiara in una nota il Movimento 5 Stelle del X Municipio, che “si unisce alle richieste del Movimento 5 Stelle romano per ribadire con fermezza la richiesta di dimissioni di Marino. Il Pd se ne faccia una ragione e abbia il coraggio di ricorrere alle urne. Saranno i romani a decidere da chi essere rappresentati”.
“Il Partito democratico, Renzi e Orfini sono stati l’ultimo bunker in cui è stato ospite Ignazio Marino in questi due anni. Ora i romani sperano in un atto, seppur tardivo, di ripensamento della classe dirigente del Pd e nell’estradizione del sindaco Marino dal Campidoglio affinché tutta Roma possa essere liberata dal peggior primo cittadino della storia della Città Eterna. Se il Pd dovesse pensare di sfiduciarlo, noi la mozione di sfiducia ce l’abbiamo pronta da quasi due anni, corredata da decine di migliaia di firme di romani, è quella che presentammo con DifendiAMO ROMA. A Marino dicevamo #sgomma, eravamo vicini ma il Pd l’ha voluto trattenere fino ad oggi”, così in una nota il consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori.
AGGIORNAMENTO
La posizione di Marino è sempre più in bilico, nonostante la 'resistenza' a rassegnare le dimissioni. E intanto il Pd andrebbe verso la mozione di sfiducia. Si sono già dimessi il vice sindaco Marco Causi e gli assessori ai trasporti Stefano Esposito e al turismo Luigina Di Liegro. Sarebbe pronto a dimettersi anche l'assessore alla scuola Rossi Doria.
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