Coronavirus, vendita di cibo e bevande da asporto e orari dei negozi: ecco il vademecum della regione
"E' utile ricordare dunque il vademecum regionale - spiega - che prevede che i clienti possano ritirare i prodotti previa ordinazione on-line o telefonica, in modo da garantire che il ritiro avvenga per appuntamenti dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all'esterno, dove in ogni caso i clienti dovranno rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro".
"All’interno dei locali inoltre - prosegue Zorzi - i clienti sono obbligati a indossare guanti e dispositivi di protezione delle vie respiratorie. I clienti devono entrare uno alla volta e devono permanere all’interno dei locali per il tempo strettamente necessario al pagamento e ritiro della merce. Non è consentito per i clienti l’utilizzo dei bagni. Gestore e addetti devono poi indossare mascherina e guanti per tutto il tempo di permanenza nei locali e mantenere, ove possibile, un distanziamento interpersonale di almeno un metro. Devono, altresì, adottare tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani, per le quali è raccomandato un lavaggio frequente con acqua e sapone o altri prodotti igienizzanti".
"Sempre secondo il vademecum - continua - è vietata ogni forma di consumo sul posto. I prodotti devono essere consegnati chiusi in confezioni da asporto. Deve essere data ampia disponibilità e accessibilità a sistemi e prodotti per l’igienizzazione delle mani (preferibilmente a induzione automatica). In particolare, detti sistemi devono essere disponibili sia per il personale, sia per i clienti, all’ingresso del locale".
"Deve - aggiunge il Presidente - essere data informazione sulle misure di sicurezza dei lavoratori come da normativa vigente; deve, altresì, essere fornita completa informazione sulle norme di comportamento dei clienti e sulle modalità di ordinazione e ritiro della merce, mediante esposizione di cartellonistica all'ingresso ed eventualmente anche sui siti internet e pagine social aziendali. I gestori devono esporre in vetrina un cartello che indichi che l’attività di ristorazione è sospesa ad eccezione della ristorazione con consegna a domicilio e con asporto".
"Per quanto riguarda gli orari di apertura di tutte le attività commerciali - conclude - esse possono restare aperte tutti i giorni fino al massimo alle 21:30, ad eccezione di farmacie, para-farmacie e ristorazione ad asporto che può andare oltre quest'orario".
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