Costa Smeralda, maxi evasione fiscale: sequestrati beni per 133 mln
Sassari – Scoperta una maxi evasione fiscale di 133 milioni di euro in Costa Smeralda, Sardegna. Le Fiamme gialle di Sassari hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal tribunale di Tempio Pausania per un valore complessivo di 132.790.425 di euro nell'ambito dell'inchiesta sulla vendita delle proprietà immobiliari della Costa Smeralda. Si tratta del più grande sequestro per equivalente di natura tributaria mai effettuato in Italia. Al momento sono stati sequestrati beni per oltre 10 milioni di euro tra abitazioni di pregio a Roma, Milano e Arzachena, conti correnti, partecipazioni societarie e una lussuosa Aston Martin. L’indagine, condotta dal Nucleo polizia tributaria di Sassari, ha consentito di ricondurre a tassazione in Italia due società con sede in Lussemburgo che attraverso l’operazione di cessione delle quote riferibili all’intero portafoglio immobiliare della Costa Smeralda, ha generato una plusvalenza non dichiarata al Fisco italiano pari a 482.874.271 euro. L’operazione prevedeva articolate modalità tecnico-contabili, per evitare la tassazione in Italia, creando intenzionalmente società “esterovestite” in un Paese a regime fiscale favorevole, quale il Lussemburgo a seguito di pregresse operazioni svolte nelle isole Cayman, in Olanda e in America.
La complessa attività investigativa ha consentito di dimostrare che tutte le decisioni gestorie e commerciali venivano prese in territorio nazionale e che alcune società italiane amministravano autonomamente di fatto l’intero portafoglio immobiliare della Costa Smeralda, oggetto di cessione il 29 maggio 2012 alla Qatar Holding Investments. Il procuratore capo della Repubblica di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi, ha coordinato personalmente per oltre un anno tutte le attività di polizia giudiziaria (avvalendosi anche dell’attività informativa dell’Arma dei Carabinieri, per connesse indagini di corruzione nello stesso procedimento penale e della piena collaborazione dell’Agenzia delle Entrate) ha richiesto e ottenuto la misura cautelare del sequestro preventivo, preordinato alla confisca per equivalente, nei confronti di diversi indagati italiani e stranieri coinvolti nell’evasione fiscale internazionale, corrispondente all’imposta evasa pari a 132.790.425 euro. Nell'ambito delle indagini, a metà gennaio, le Fiamme gialle avevano sentito anche l'imprenditore statunitense Tom Barrack e un suo stretto collaboratore italo-svizzero, come persone informate sui fatti.