Ostia, Di Camillo: “Cpo allo stremo: mancano gli infermieri”
Ostia – Il Cpo di Ostia non rischia la chiusura per la spending review bensì per la mancanza di infermieri. Il centro paraplegici di viale Vega non può infatti contare su un numero adeguato di operatori sanitari in grado di assistere i pazienti. Questa mattina si è rischiata la paralisi del presidio: pazienti allettati, terapie saltate, ritardi. Per poter garantire le normali attività hanno dovuto prestare assistenza agli ammalati due caposala.
“Siamo allo stremo: il Cpo è ormai al collasso”, denuncia Lucio Di Camillo, infermiere e delegato Uil Fpl Asl RmD. “La nostra organizzazione sindacale, venuta a conoscenza dell'assunzione di circa 15 ausiliari a tempo determinato al pronto soccorso dell’ospedale Grassi, si domanda come mai non sia stata assegnata neppure un’unità al centro specialistico per la cura delle lesioni midollari”.
Ancora una volta la struttura vede sfumare la possibilità di una sua riqualificazione? “Altro che rilancio”, sottolinea Di Camillo: “assistiamo piuttosto ad un netto peggioramento dell'assistenza dipesa non dalle diminuite capacità professionali degli infermieri quanto invece ad una riduzione negli anni della pianta organica, con delle evidenti anomalie gestionali del personale”.
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