Cpo Ostia, niente ferie per gli infermieri: continua la protesta
Ostia - "Infermieri CPO soluzione uguale clonazione... Interrogazione per Storace che turno fai?" Sono solo alcune delle scritte apparse questa mattina sui cancelli del Centro paraplegici di Ostia dove il personale guidati da esponenti Rsu hanno protestato. Gli infermieri della struttura sanitaria sono ormai in stato di agitazione da circa 10 giorni a causa della situazione esasperante che continuano a vivere e che potrebbe arrecare seri problemi anche ai pazienti, ma la situazione sembra non migliorare. A nulla è valsa l'interrogazioni alla Regione presentata dal consigliere Storace e la nota alla direzione generale Asl Roma D redatta dai Cobas.
L'iniziativa di oggi è nata in seguito ai continui problemi relativi alla gestione delle risorse umane e professionali presso l'Azienda Asl. “La carenza del personale sta mettendo seriamente a rischio non solo gli attuali livelli quantitativi e qualitativi assistenziali ma le condizioni di vita e di lavoro stesse dei lavoratori che sono costretti a sostenere ritmi e turni di lavoro per poter garantire l'assistenza ai cittadini”, afferma Cesare Morra dei Cobas.
"Il cpo è una struttura sanitaria fondamentale del territorio e va tutelata. I lavoratori hanno dei diritti che devono essere riconosciuti come le ferie." aggiunge Cesare Morra. Il personale infatti ha il diritto di avere 15 giorni liberi nel periodo che va da giugno a settembre ma ad oggi ancora nessuno ha firmato i permessi. I turni di lavoro sono estenuanti, addirittura sono coperti come straordinari. "Se il personale non si riposa come può aiutare chi ha bisogno? Bisogna assolutamente contrastare questa situazione, la dirigenza sanitaria o la Regione devono o assumere altro personale oppure razionalizzare i reparti creando così un equilibrio tra pazienti e infermieri" ha concluso.
"Infermieri in stato di agitazione al CPO, oggi apparsi manifesti, rischio ferie e rischio chiusura di un piano di degenza . Per evitare tutto ciò basterebbe che vengano a lavorare i lavoratori ex-inrca oppure che si applichi una ricognitiva (già pronta) del personale che permetterebbe di avere personale a costo zero. Si chiede alla direzione,perchè non si vogliono applicare queste soluzioni? Perchè nel conto del sacrificio ci deve essere per forza il lavoratore e il paziente. Fra chiudere posti letto o negare le ferie agli Infermieri io sono per la terza soluzione,reperire Infermieri a costo zero con le soluzioni da noi proposte". Ha così dichiarato il Dirigente UIL FPL Di Camillo Lucio
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