Crisi, l'Ascom fa il punto della situazione sul commercio del Litorale (VIDEO)
La crisi continua a mietere vittime, e non risparmia proprio nessuno. La sua scure si è abbattuta anche sugli esercizi commerciali di Ostia. Dopo l'allarme chiusura lanciato dall'Ascom Litorale Ostia TV ha intervistato Luca Capobianco, presidente dell'Ascom del Municipio XIII, per fare il punto della situazione.
Una crisi che parte dalle grandi aziende a distribuzione nazionale e si espande a macchia d'olio fino a toccare anche i piccoli commercianti. Ma con delle differenze, sia rispetto alle zone della città che per quanto riguarda i settori di vendita.
Maggiormente a rischio i settori calzature e abbigliamento dunque, mentre resiste l'alimentare. Anche se, precisa Capobianco, le ultime novità legislative relative all'applicazione dell'art. 62 del dl 24 gennaio 2012, entrato in vigore lo scorso 24 ottobre, potrebbero dare una stoccata anche ai commercianti del settore agroalimentare.
La riduzione dei termini di pagamento per i prodotti alimentari a 30 giorni per quelli deteriorabili e 60 per i non deteriorabili rischia di essere una vera e propria Waterloo da 3 mln di euro per il commercio lidense. E potrebbe provocare la chiusura di molti di quei negozi che finora hanno resistito alla crisi.
Se i negozi chiudono, uno spiraglio sembra invece aprirsi per i banconisti del mercato coperto di via Orazio dello Sbirro, afflitto dall'ormai quinquennale problema delle infiltrazioni d'acqua. Un “mercato scoperto”, più che coperto, ironizza Capobianco, che in qualità di presidente Ascom ha già presentato un esposto al Comune di Roma.
Insomma, pare che qualcosa stia per muoversi. La situazione degli operatori del mercato potrebbe essere risolta a breve, sperando che la crisi risparmi almeno loro.
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