Ostia - A distanza di dieci giorni dalle annunciate dimissioni presentate dal presidente del X municipio Andrea Tassone al Nazzareno, dimissioni confermate martedì sera con una nota ufficiale, a Ostia la situazione si è fatta incandescente. Ieri, addirittura, gli attivisti di Casapound hanno occupato il Palazzo del Governatorato, sede dell'amministrazione locale. Mentre l'opposizione preme per andare subito alle elezioni, lo Statuto di Roma Capitale prevede che a subentrare al minisindaco dimissionario sia lo stesso sindaco Ignazio Marino e la giunta comunale a quella uscente. Alle urne si dovrebbe andare a maggio del prossimo anno, ma sia al centrodestra sia ai cittadini del Decimo questo tempo appare troppo lontano: la città, Ostia ed il suo entroterra, non possono essere 'abbandonati', è questa la sensazione generale. E' necessario, sottolineano i partiti dell'opposizione ma anche Sinistra ecologia e libertà, che pure ha fatto parte dell'esecutivo uscente, andare alle urne il prima possibile. Un'esigenza, va sottolineato, ribadita dai cittadini sia sui social, dove il dibattito sulla crisi in atto è molto acceso, sia ai microfoni di Ostia Tv. Attualmente, dopo le dimissioni di Andrea Tassone, il primo cittadino ha nominato l'assessore capitolino alla legalità, Alfonso Sabella, delegato al litorale, mentre nel ruolo di 'supervisore' e commissario dem c'è il contestato senatore Stefano Esposito, che ha dichiarato, attirandosi critiche e accuse, che "Ostia è peggio della Calabria" per quanto riguarda la presenza di mafia e criminalità. E si invoca l'arrivo dell'esercito.

 
 
Ha ragione il senatore e commissario del Pd Esposito a denunciare come intollerabile l’oppressiva presenza dei clan a Ostia, e ha ragione a fare nomi e cognomi", ha dichiarato oggi il sindaco Marino, intervenendo nella polemica: "Colpisce che questi signori abbiano la faccia tosta di rispondere con insulti e minacce. Chissà se si rendono conto che stanno minacciando un membro della Commissione parlamentare antimafia, insieme a una giornalista coraggiosa: a loro due esprimo la mia piena solidarietà.  L’amministrazione di Roma ha deciso di mettere sotto i riflettori la situazione di Ostia, perché su questo municipio si accentrano interessi e mire criminali. Intendiamo riportare piena legalità e trasparenza in tutti gli atti amministrativi, per spezzare il clima di oppressione e di illegalità che la criminalità organizzata cerca di imporre. Più le mafie alzano la testa, più noi ci impegneremo, sapendo di interpretare la volontà di tutti i romani, cominciando da quelli che abitano a Ostia", conclude il primo cittadino.