La medicina ayurvedica definisce la curcuma come la regina delle spezie. Pianta originaria dell'Asia sud-orientale, conosciuta anche come zafferano delle indie, viene impiegata da circa sei millenni come spezia, colorante, cosmetico e rimedio medico naturale.

Sono i monaci buddisti ad averne conservato il segreto, divulgandolo presso le popolazioni orientali. Marco Polo, raccontando il suo viaggio in Cina la descrive così: "Vi è anche un vegetale, che ha tutte le proprietà del vero zafferano, così come il colore, ma che non è vero zafferano. E' tenuta in grande considerazione, ed è un ingrediente in tutti i loro piatti”.

La curcumina è il principale componente biologicamente attivo: "688 studi, oltre 400 dei quali pubblicati negli ultimi quattro anni, confermano le notevoli proprietà anticancerogene, antinfiammatorie, antinfettive e antiossidanti della Curcumina - viene riportato dal sito scienzanatura.it - La curcuma ostacola l’attività dei radicali liberi e dunque funge da antiossidante contrastandone gli effetti negativi non solo sulla pelle (invecchiamento cutaneo) ma anche su fegato, stomaco ed intestino. Può svolgere un ruolo cruciale in alcune malattie dell’uomo moderno, tra cui le malattie cardiache, l’artrite, psoriasi, il diabete, il cancro, il morbo di Alzheimer e il morbo di Crohn".

Tanti sono i modi per utilizzare la curcuma. Questi sono alcuni modi basilari:

- In aggiunta alle zuppe, magari nella preparazione del brodo con le altre verdure.

- Condire il risotto con la curcuma, sostituendo lo zafferano o anche combinarlo.

- Tisana con curcuma, miele, pizzico di pepe e limone

- Aggiungere la curcuma a yogurt e frullati