di Valeria Costantini
Da otto anni aspetta una casa popolare. Maria Grazia Di Capua era stanca di attendere ancora e ieri mattina ha scelto la via della protesta forte. La donna, 46enne con due figli minori a carico, prima si è seduta sotto la sede del XIII Municipio di Ostia con un cartello che spiegava tutta la sua storia. Poi ha optato per un gesto clamoroso. “Ho dieci punti in graduatoria ma un alloggio popolare non riesco ad averlo – spiega la donna, disperata con un filo di voce - E’vero ho rifiutato due case perché erano troppo lontane, a Roma, e da lì non potevo assistere mio fratello che è disabile. Ma era un mio diritto rifiutare”. A intercedere per lei anche il consigliere Carmine Stornaiuolo che ha tentato di capire a che punto fosse a sua domanda per un lavoro di collaboratrice scolastica. Poche le risposte concretepurtroppo tanto che la donna e il suo compagno ad un certo punto si sono arrampicati sulle impalcature posizionate sulla facciata del Municipio, gridando tutto il loro sconforto. C’è voluta tutta la diplomazia degli agenti del commissariato di polizia di Ostia per convincerli a desistere. Un’altra storia di disperazione, un altro racconto di vite senza via di uscita.