Migliaia di testi, donati da case editrici locali e nazionali, ma anche da tanti cittadini, vengono messi a disposizione del pubblico ad offerta libera per una nuova raccolta fondi destinata ad alcune realtà di volontariato di Ostia: la Caritas parrocchiale di Santa Monica, l’associazione “Seconda Linea Missionaria”, il coordinamento “Ostia per l’Africa”, il Centro per la Vita di Ostia.L’iniziativa, promossa dal giornalista del Tg1 Gianni Maritati e appoggiata dal parroco-prefetto di Santa Monica, Mons. Giovanni Falbo, si svolgerà il 20 e il 21 novembre prossimo presso la parrocchia di Santa Monica, appunto: la terza edizione della Festa del libro e della lettura di Ostia. La manifestazione viene realizzata tre volte l’anno dai volontari dell’Associazione culturale “Clemente Riva” ed ha già visto lo svolgersi con successo di due edizioni nel salone parrocchiale della stessa Santa Monica.

Gianni Maritati, coraggioso promotore della Festa in questi tempi dominati dalla tecnologia e dalla virtualità, afferma: “L’iniziativa intende coniugare i valori della cultura con quelli della solidarietà, dando particolare incentivo alla lettura e alla circolazione dei libri, considerati strumenti di promozione umana e sociale, oltre che di crescita culturale. Come ricorda Umberto Eco, il libro di carta è un approdo inarrivabile e insuperabile della nostra civiltà”. Durante la Festa sono previsti anche incontri con gli autori, presentazioni di libri, testimonianze ed esperienze dei lettori. La Festa vuole mettere a disposizione anche riviste, fumetti, film in dvd, cd musicali, giochi educativi e non solo… Michele Gentile, autore di romanzi e poesie, sollecita a scrivere sin da bambini: “Dopo il successo della precedente edizione, stiamo organizzando la seconda edizione del Premio di Poesia inedita destinato ai bambini: fateli partecipare! Merita di essere premiato qualunque bimbo che abbia messo nero su bianco le proprie emozioni”. Leggere e scrivere, dunque, sembra ancora essere un inno di fiducia nella nostra civiltà che ha le sue radici nell’invenzione della carta stampata; un inno ancora attuale, non appartenente al passato. E a giudicare dal successo della Festa del libro di Ostia, una visione di speranza nel futuro.