De Pretoro: “Sì all’istituzione del reato di omicidio stradale”
Roma – Dopo gli ultimi, gravissimi incidenti nei quali hanno perso la vita una ciclista a Roma, sulla via Cristoforo Colombo, e in provincia di Salerno, dove quattro giovani sono rimasti uccisi da un ragazzo ubriaco a bordo di un’auto di grossa cilindrata, si torna a parlare di reato di omicidio stradale. Nella Capitale a farsi promotore di una raccolta firme è Manfredi Perugini che chiede l’istituzione di una legge. A sostenere l’iniziativa è Gianfranco Di Pretoro, responsabile piste ciclabili e viabilità della Federazione Ciclistica Italiana Lazio, che invita a collegarsi al sito www.lorenzoguarnieri.com, riempire l’apposito modulo e aderire.
“I ciclisti”, spiega Gianfranco Di Pretoro, “saranno pure utenze deboli ma non masochisti. La Fci Lazio non può rimanere inerme di fronte alla sopraffazione che subisce ogni giorno chi pedala. Invece di riunioni estenuanti bisogna avere riscontri oggettivi sulla strada a favore della sicurezza, un argomento essenziale per tutti”, afferma: “La Federazione, pur comprendendo le difficoltà degli amministratori a tutelare l’interesse della minoranza ciclistica, ritiene che la democrazia si misuri proprio nel rispetto delle minoranze. Nel frattempo gli incidenti ciclistici sono diventati un problema sociale che distrugge la vita di chi li subisce e quella delle loro famiglie. Bisogna fare un passo in avanti nella disciplina stradale soprattutto inasprendo le sanzioni per chi guida ad alta velocità o sotto l’effetto di alcool, droga o usando il telefonino”, conclude.
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