Di Stefano (Udc): "Roma sia città inclusiva: i giovani nati da genitori stranieri siano cittadini italiani"
“Dispiace non condividere con la mia coalizione il voto favorevole alla mozione che invita il Sindaco ad attivarsi affinché chi è nato in Italia, chi ha fatto le scuole dell'obbligo al fianco dei nostri figli, chi magari si è anche laureato nelle nostre università e parla meglio di tanti italiani la nostra lingua, possa avere il sacrosanto diritto di essere cittadino italiano e non di un Paese in cui probabilmente non ha mai trascorso un giorno della sua vita”.
“Con le nostre modifiche” prosegue il consigliere Di Stefano, che oggi in Aula si è fatto promotore di una serie di aggiunte migliorative alla mozione immediatamente condivise “abbiamo ancora di più dato l'input per creare uno speciale ufficio anagrafico per le procedure di cittadinanza e soprattutto per istituire un canale di comunicazione diretto tra il Comune e gli istituti scolastici di Roma per informare i neo diciottenni sul percorso burocratico da affrontare per essere non più 'invisibili' ma cittadini italiani. È un processo incontrovertibile di cui tutti dobbiamo farci carico, non può essere una battaglia esclusiva della sinistra dare dignità agli esseri umani”.
“Siamo alla vigilia del Giubileo” conclude Di Stefano “e affinché questo non sia solo l’anno dei business ma anche e soprattutto l’anno della riflessione sul significato della solidarietà, tante volte invocato dal Santo Padre, Roma deve essere all’avanguardia e fare da apripista sul concetto di cittadinanza ed inclusività” .