Diamo un "calcio" al mito del Latte
Negli ultimi anni esattamente dal 1975 al 2010, il fabbisogno di calcio è stato portato al triplo del suo valore reale, di 1200, 1300 e in alcuni casi anche di 1500 milligrammi di calcio al giorno. Una regola che ha consentito all'industria del latte di fare la voce grossa in tutti questi anni, ma vediamo cosa è successo nel frattempo.
E' stato scoperto recentemente che se l'introito di calcio supera il livello di 800 mg al giorno diventa causa di fratture ossee.
Secondo le pubblicazioni sull'American Journal of Epidemiology (Cummings 1997) il risultati preliminari, e poi confermati da Bischoff-Ferrari (2010) e Warensjo (2010): l'utilizzo degli integratori di calcio è responsabile del rischio di frattura dell'anca. Di conseguenza è stato ridimensionato il "paradigma del calcio" ad abbassare la stima del fabbisogno a 700 mg al giorno sono stati gli organi di salute britannici (Institute of Medicine, 2011).
I Ricercatori della Cambridge University nel 1995 fecero un piccolo tentativo di aumentare l'introito di calcio in donne del Gambia che ne consumavano solo 285 mg al giorno mentre allattavano. La cosa interessante è che rimanevano immutati sia il livello di calcio nel latte materno, sia i livelli di mineralizzazione ossea. Inoltre in uno studio scientifico del 2005 si registrava un minor rischio di fratture ossee e uno stato di salute ossea ottima in persone crudiste vegane rispetto alla popolazione generale, nonostante un apporto complessivo di calcio non all'altezza dei numeri ritenuti necessari. Forse sarà stato merito della vitamina C di cui notoriamente sono ricchi i cibi crudi, infatti la vitamina C favorisce diversi tipi di attività enzimatiche che sicuramente tornano utili alla matrice di base delle ossa, il collagene, che è formato da proteine e silicio. È questa matrice flessibile che impedisce le fratture.
I ricercatori hanno dunque preso atto che il fabbisogno giornaliero di calcio è molto basso, circa 300 mg al giorno superato il quale, i livelli di calcio in più non portano benefici.