Fiumicino – Sarà convocata a breve una riunione con la società di gestione degli scali romani, Aeroporti di Roma, e con tutti gli operatori presenti all’aeroporto di Fiumicino in merito alla salubrità dell’aria al Terminal 3 e al Molo D a seguito delle dichiarazioni rilasciate ieri dalla dirigente dell’Istituto superiore di sanità Loredana Musmeci, direttore del Dipartimento ambiente, nel corso dell’audizione in commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro al senato. La dirigente, riferendo dei valori rilevato dopo il rogo divampato in un’area del Leonardo da Vinci la notte del 7 maggio scorso, ha detto che i dati di diossina sono ‘elevatissimi’, addirittura ‘trenta volte superiori a quello che è il limite’ ma anche che le ‘misure intraprese sono sufficienti’.



In relazione alle dichiarazioni della dirigente dell’Istituto superiore di sanità il presidente dell’Enac Vito Riggio e il direttore generale Alessio Quaranta hanno incaricato il Direttore Sistema Aeroporti Lazio dell’Enac di convocare al più presto un incontro con Adr. L’obiettivo è quello di fare il punto della situazione e avere elementi definitivi e comparabili sulla salubrità dell’aria, sulla posizione degli organismi preposti alla tutela della salute pubblica e sulla idoneità delle misure adottate. Pertanto l’Enac invita la Asl competente territorialmente a “esprimere una posizione netta e chiara, nel primario interesse della salute dei lavoratori e dei passeggeri, in merito alle rilevazioni effettuate, consapevoli anche dell’assunzione della responsabilità in ordine alle eventuali decisioni che verranno prese, siano esse indirizzate verso la riapertura del Terminal 3 e del Molo D, consentendo quindi il transito e la sosta dei passeggeri nonché lo svolgimento del lavoro in sicurezza degli operatori, siano esse orientate verso il mantenimento della chiusura del Molo D e del Terminal 3, limitando pertanto il diritto alla mobilità dei cittadini”.



Nel frattempo in una nota Adr “conferma che tutti i valori riscontrati dall’inizio delle rilevazioni della qualità dell’aria sono sempre rimasti al di sotto dei limiti previsti per i luoghi di lavoro, registrando inoltre un trend in diminuzione, così come confermato anche dalle più recenti rilevazioni del Cnr. Cionondimeno Adr ha adottato tutte le misure precauzionali disposte dalle autorità sanitarie nei luoghi interessati e nelle modalità giudicate sufficienti oggi nella relazione dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Dal 19 giugno, non appena rese disponibili le aree, sono in corso 24 ore su 24 i lavori di eliminazione delle residue fonti di emissione, affidati alla Belfor, società statunitense leader mondiale nel disaster recovery”.