Disservizi sulla Roma-Lido, Sel: “Dalla parte dei pendolari: sostegno alla loro protesta”
Ostia – Sostegno alla protesta dei pendolari della Roma-Lido che giovedì hanno manifestato davanti alla sede dell’Atac in via Prenestina è arrivata dal Circolo Sel Litorale Romano. Contro lo “stato di costante ‘disservizio’ della linea ferroviaria che collega Ostia con la Capitale il circolo rivolge un appello al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e al sindaco di Roma Ignazio Marino affinchè, “finalmente, prendano tutti i provvedimenti idonei a riportare la Roma-Lido alle caratteristiche di servizio, nel rispetto del diritto alla mobilità dei cittadini”. “Da troppi anni assistiamo a prestazioni indecenti, al taglio delle corse, all’invivibilità delle carrozze e pensiamo sia passato tempo sufficiente dall’elezione delle nuove giunte di Regione Lazio e Comune di Roma perché si passi a dare concreta attuazione agli impegni presi nel corso delle campagne elettorali”, dichiara Denise Lancia, coordinatrice del circolo. L’esponente politica chiede alla Regione Lazio e all’Atac di “procedere immediatamente alla cancellazione del progetto relativo alla costruzione delle barriere antirumore, che prevede un impegno di spesa per un importo complessivo di più di 13 milioni di euro, prevedendo nel primo stralcio una prima tranche di 6.000.000 euro, e destinando i fondi così recuperati al miglioramento del servizio della Roma-Lido per una manutenzione efficiente affinché i guasti ai treni attualmente circolanti siano eventi eccezionali e non la norma”. Sel chiede inoltre il riammodernamento e aumento del parco treni affinché la giornaliera cancellazione delle corse diventi anche questo un evento eccezionale; l’aumento della frequenza dei convogli durante le ore di punta perché i passeggeri non siano costretti a viaggiare come in un carro bestiame, poiché l’affollamento causa malori per i passeggeri. E poi chiede “treni confortevoli e puliti, degni di un paese civile e della Capitale d’Italia; la soluzione dei conflitti con i dipendenti che provoca due scioperi in un mese della durata di 24 ore con ripercussioni sull’intera città di Roma e infine la ristrutturazione delle stazioni sotto le quali, in caso di pioggia, occorre tenere l’ombrello aperto perché piove dal tetto”.
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