Ostia – Vigilia di emozioni per un giorno che sarà di grandi emozioni per il Maestro Mario Rosati, un uomo che nella sua vita è stato guidato dalle emozioni trasformandole in Arte con la ‘a’ maiuscola. Domani il 78enne Maestro Rosati, grandissimo pittore, scultore, autore di murales, grafico, scenografo, ora anche nelle librerie con un’opera pubblicata da Albatros, si unirà in matrimonio a Ostia con la signora olandese Louise, sua compagna da un anno.


Maestro, con quale spirito si prepara a questo matrimonio?


Il nostro sarà un ‘matrimonio di coscienza’, non un tradizionale matrimonio in chiesa o in comune. Sarà una cerimonia semplice, alla presenza degli amici che ci faranno da testimoni. Con quale spirito lo affronto? E’ con lo spirito pasoliniano di libertà, con quello stesso spirito di libertà di Pier Paolo Pasolini, l’artista che ha rappresentato per me un punto di riferimento. E’ infatti davanti alla scultura che ho realizzato nel luogo dove fu ucciso all’alba del 2 novembre del 1975, all’Idroscalo, che mi unirò con la mia compagna Louise.


Maestro, perdoni la domanda banale: c’è un grande amore?

L’amore c’è, l’amore c’è. (Risponde sorridendo). Altrimenti perché un matrimonio? Sarà però tutto molto semplice: un bouquet di fiori e gli amici. E sempre questa voglia di uscire dagli schemi. E’ la ‘ragione pasoliniana’ che mi accompagna. Sono un ragazzo di borgata, di Tor Pignattara. Mi sono sposato la prima volta a via della Maranella.


Conosco i fratelli Citti, Franco e Sergio, il libro Ragazzi di vita.

Erano anche loro ragazzi di borgata, uno è morto, l’altro è sulla sedia a rotelle. Ah, quel libro! Pasolini… All’Idroscalo gli ho dedicato il monumento che si trova dietro il porto turistico dove fu assassinato, nell'attuale parco a lui intitolato in un’area che era un’enorme discarica, sottratta al degrado grazie al lavoro di Alessandro Polinori e dei volontari della Lipu, inserita nel Centro habitat mediterraneo. Intorno al monumento, a terra su semplici pezzi di terracotta sono riprodotte scritte in marmo con versi più noti del regista e poeta friulano. L'iscrizione sul basamento reca la frase pasoliniana ‘Passivo come un uccelletto che vede tutto, volando, e si porta in cuore nel volo in cielo la coscienza che non perdona’.


Il monumento scolpito dal Maestro Rosati, inaugurato pochi anni fa, è costituito da un tronco verticale in travertino, a rappresentare una vita spezzata. Intorno due colombe spiegano le ali in segno di libertà e una luna piena sovrasta il gruppo. E’ così che lo scultore ha per primo voluto rendere omaggio alla memoria nel luogo dove fu ritrovato privo di vita. La scultura è recintata e situata all'interno di un percorso di lastre di marmo, blocchi di tufo e vetri luminose con frasi del poeta. Il ‘disegno’ è lo stesso del monumento precedente. In quel posto, infatti, proprio sulla scena del crimine, Mario Rosati aveva scolpito un monumento dedicato alla memoria di Pasolini: un'opera moderna in cemento grezzo, che per una ventina d’anni era rimasta abbandonata tra rifiuti, sterpaglie e fango, e baracche, senza neanche una targa a ricordare dove Pasolini fu ammazzato. Poi arrivarono i volontari e l’area è stata completamente bonificata e trasformata in un’oasi ambientale di pregio dov’è il Centro habitat mediterraneo. Ed è lì che si trova la nuova scultura. Un luogo bello, verde e curato dove sono state censite oltre 200 specie di uccelli che in quell’area tra il Tevere ed il mare si orientano seguendo il fiume trovando stagni, canneti e duna mediterranea. Ed è qui, in questo parco meraviglioso, a pochi passi dal porto e dal centro abitato di Ostia ponente, che il Maestro e la compagna Louise si uniranno in matrimonio, pronunciando il loro ‘sì’ davanti agli amici e alla scultura dedicata a Pier Paolo Pasolini. Auguri!