Domani nuova protesta dei lavoratori Groundcare a Fiumicino
Fiumicino – Nuova protesta dei lavoratori Groundcare a Fiumicino che domani, giovedì 8 gennaio, hanno organizzato un sit-in contro i 450 licenziamenti previsti dalla società. Nel corso del presidio, in programma dalle 10 alle 14 all’esterno del terminal 3 dell’aeroporto, denunceranno anche gli ormai cronici problemi che attraversa il settore aeroportuale romano. La Groundcare, una delle società che forniscono servizi al Leonardo da Vinci, si occupava di attività a terra. Dopo il fallimento dello scorso mese di maggio, opera a regime di esercizio provvisorio. I 450 lavoratori dei 900 dell’handler, dopo aver ricevuto le lettere di licenziamento, sabato 3 gennaio hanno dato vita ad una manifestazione allo scalo romano per denunciare la loro drammatica condizione. A quanto si apprende dovrebbero essere 400 i dipendenti che dovrebbero essere riassorbiti da altre tre società dell’handling, la Argo, la Aviation Service e l’Aviapartner e Argol, altri 229 dovrebbero essere richiamati nei prossimi mesi da queste società in gruppi diversi, mentre 250 rischiano concretamente la perdita di lavoro.
Sulla vicenda lunedì 5 gennaio è intervenuta il vicesindaco e assessore al lavoro di Fiumicino Anna Maria Anselmi. “Trovo assurdo e inaccettabile che siano state fatte firmare ai lavoratori della ormai ex Groundcare liberatorie per la rinuncia al mancato preavviso, per non presentare ricorso e per non opporsi al licenziamento. Se fosse confermata questa notizia data dai sindacati”, l’assessore Anselmi – si tratterebbe di una violazione dei diritti basilari sanciti dalla nostra Costituzione, un attentato alle libertà conquistate in anni e anni di battaglie. Purtroppo con il nuovo anno rischiamo che altre centinaia di lavoratori delle società di handling vengano estromessi dal mondo del lavoro. Il balletto sui numeri non è altro che un’amara conta dei prossimi disoccupati. Per questo e non solo occorre al più presto aprire un’inchiesta sulla gestione degli appalti all’interno dell’hub aeroportuale Leonardo Da Vinci. Si sente tanto parlare di clausole sociali e diritti dei lavoratori, ma ogni volta che si profila un cambio o un riassetto societario in aeroporto puntualmente scattano licenziamenti e casse integrazioni”, conclude Anna Maria Anselmi.
E Fabio Sabbatani Schiuma, segretario nazionale del movimento Riva Destra, sabato scorso aveva detto: “Il sindaco Marino si era impegnato in prima persona sulla vicenda Groundcare, contro la diminuzione dei posti di lavoro e sulla sicurezza stessa del luogo di lavoro. Per ora solo chiacchiere, come del resto da parte degli esponenti di governo. La situazione è ormai peggiorata e per questo manifestiamo piena solidarietà ai lavoratori che oggi stanno protestando spontaneamente nello scalo di Fiumicino”. “Sosteniamo la posizione del Sindacato Europeo dei Lavoratori, che, per voce del suo segretario generale Giuseppe Grifeo, da tempo ha sollecitato incontri e denunciando come i lavoratori vedono e sentono solo che ci saranno aumenti, tagli, precarietà e dovranno accontentarsi, mentre i vertici ingrassano, aprono e chiudono aziende senza controllo e senza rendere conto a nessuno”, aveva concluso.
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