Roma - Domenica 28 marzo torna l'ora legale e sarà necessario spostare in avanti le lancette dell’orologio di un’ora, alle due di notte. Si dormirà, quindi, un’ora 'in meno' ma le giornate saranno più lunghe e si avranno sessanta minuti di luce naturale in più.

Grazie all'introduzione dell'ora legale il risparmio energetico sarà assicurato. In Italia il risparmio ammonterebbe a oltre un miliardo e 700 milioni di euro nel periodo 2004-2020. E solo nel 2020, riporta l'Ansa, i "benefici dell'ora legale avrebbero portato ad un risparmio pari a 400 milioni di kWh (quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 150 mila famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 205mila tonnellate e a un risparmio economico pari a circa 66 milioni di euro".

Il 2021 potrebbe però essere l'ultimo anno per l'ora legale per motivi interni all'Unione europea che ha chiesto di uniformare l'orario a livello comunitario. A questo riguardo nel 2018 è stata presentata una risoluzione che prevede l’abolizione dell’obbligo di cambiare l'orario due volte all'anno. L'Italia non sarebbe favorevole a questa soluzione, mentre altri paesi tra i quali la Germania, la Francia, la Svezia e la Finlandia sarebbero pronti a sostenerla per avere un orario unico.

Chi vorrebbe abolire l’ora legale parla di stress per l’equilibrio psico-fisico delle persone. In particolare questo lo causerebbe il passaggio all’ora solare con un’ora di sonno in più ma più ore di buio. Nel periodo invernale le giornate più corte provocherebbero stati di depressione. Anche l’ora legale avrebbe i suoi aspetti negativi: più ore di luce e meno di sonno causerebbero uno scompenso nei bioritmi con irritabilità, alterazione del ritmo del sonno e cefalea.